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05 Giu 2017
ROMA - La Commissione europea dopo due anni di studi e consultazioni ha pubblicato, nel pacchetto mobilità, 8 iniziative legislative che riguardano il comparto del trasporto stradale. Nell’ottica di arginare il fenomeno del dumping sociale da parte dei trasportatori dell’Est Europa, le proposte che la Commissione avanza modificano le regole sul cabotaggio, sul trasporto internazionale, quelle sul riposo e, più in generale, puntano a una semplificazione delle procedure burocratiche a carico di autisti e imprese, volta a favorire la digitalizzazione dei documenti.
ANITA ha seguito da vicino la stesura dei testi pubblicati nei giorni scorsi dalla Commissione UE e, pur condividendone alcune come ad esempio il contrasto alle cosiddette imprese “caselle postali", ossia alle imprese fantasma, una maggiore elasticità nell’interpretazione dell'orario di guida per arrivare ad una destinazione adeguata e nell’utilizzazione del doppio autista, si oppone ad ogni forma di liberalizzazione del cabotaggio.
“L'eliminazione del numero dei viaggi nel cabotaggio stradale con la fissazione di 5 giorni consecutivi in un Paese ospitante, è una formula che lascia facilmente intuire una liberalizzazione strisciante, che ANITA non può accettare” ha dichiarato il Presidente Thomas Baumgartner “Non siamo contrari a priori, a patto che vengano rispettate pari condizioni di costi altrimenti, con l’attuale divario, la liberalizzazione del cabotaggio andrebbe ad esclusivo vantaggio dei vettori dei Paesi dell'Est Europa e a discapito di quelli italiani”.
Attualmente, le regole del cabotaggio fissano un massimo di 3 viaggi nell’arco di 7 giorni ma per ridurre i viaggi a vuoto e rispettare così la natura della norma, basterebbe un solo viaggio di cabotaggio consecutivo ad un trasporto internazionale.
“ANITA ha sottoscritto con 8 Associazioni europee del trasporto stradale un documento che ribadisce la netta presa di posizione contraria alle modifiche proposte dalla Commissione, sulla linea tracciata dai nove Ministri dei Trasporti firmatari della ‘Road Alliance’ in tema di cabotaggio” ha reso noto Baumgartner.
A tal proposito, l’Associazione si è già attivata presso i Parlamentari europei della Commissione trasporti per far modificare tale proposta, ritenuta ingiustificata e volta a favorire la concorrenza sleale invece di combatterla.