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01 Giu 2017
SITUAZIONE GENERALE
Dai quotidiani e dai notiziari televisivi si apprende che sembra si stia imboccando la strada che porterà il Paese verso le elezioni a breve termine. Chi parla di settembre chi di ottobre ma nessuno è in condizione di escludere che si arriverà a scadenza 2018 . Staremo a vedere. Un dato è certo: anche il nostro mondo si troverà a dover compiere le proprie valutazioni, partendo dal fatto che con il nuovo Esecutivo il trasporto e della logistica dovranno confrontarsi. Quali le scelte per rendere più competitiva l’economia italiana? Quale politica dei trasporti? Molte sono le posizioni espresse sia a livello comunitario che nazionale. Non tutte sembrano essere favorevoli alle attività che rappresentiamo e quindi ogni operatore dovrà sapere che in gioco non vi sarà solo una scelta politica nei confronti di questo o quel partito ma quasi certamente in gioco vi saranno le condizioni attraverso le quali la nostra attività potrà essere realizzata. Nessuno deve sentirsi escluso dalle possibili conseguenze anche perché, come si usa dire: se Tu non ti occupi della politica è lei che si occupa di te.
INTANTO….
In Commissione parlamentare si è discusso dell’emendamento, presentato dal Governo relativamente alle questioni aperte sull’autotrasporto. Assente la Sottosegretaria dimessasi, il Governo era rappresentato dal vice ministro del MISE Morando.
Il testo approvato alla Commissione della Camera, sul quale è stata posta la questione di fiducia, (quindi è immodificabile), contiene la gran parte delle normative che erano state oggetto dell’incontro avvenuto già qualche settimana fa. Le disposizioni che riguardano gli interventi per poter controllare adeguatamente gli autisti che effettuano operazioni di cabotaggio sono state introdotte. Chi effettuerà tali operazioni dovrà fornire idonea documentazione sulla paga corrisposta e sulle modalità di rimborso delle spese di viaggio, vitto e alloggio. Inoltre una copia della comunicazione, notificata al Ministero del lavoro, prima dell’inizio delle operazioni di cabotaggio, dovrà obbligatoriamente trovarsi a bordo del mezzo, perché possa essere controllata dagli agenti preposti ai controlli, unitamente al contratto di lavoro ed alla busta paga. Ai fini dei controlli i documenti dovranno essere redatti in lingua italiana. In mancanza è prevista la sanzione da 1000 a 10.000 euro e in assenza di cauzione è disposto il fermo del veicolo.
Possiamo dire che passi significativi in avanti sono stati compiuti, anche se non tutto è stato accettato ed alcuni aspetti saranno oggetto di ulteriori approfondimenti. I tempi di pagamento, i costi della sicurezza e la mancata previsione del divieto di riposo in cabina, come recentemente introdotto in Germania, sono gli aspetti che dovranno essere riconsiderati. Sembra quasi che a qualche burocrate piaccia mettersi contro le proposte che vengono definite con il dicastero dei trasporti, che rappresenta pur sempre, il Governo. Non è un capriccio quindi quando chiediamo che il coordinamento politico sulle questioni che riguardano il settore che rappresentiamo debba essere rafforzato. Vogliamo evitare che qualcuno possa porre ostacoli rispetto alle intese raggiunte.
L’emendamento introduce anche l’applicazione della regola “de minimis” per coloro che prevalentemente sono impegnati in attività all’estero. Ovviamente occorrerà attendere le disposizioni dell’Istituto preposto. Sono poi presenti misure atte a recuperare i tagli lineari applicati sulle riduzioni compensate dei pedaggi , così come le deduzioni forfettarie per le imprese minori. Infine sono stanziati 35 milioni per il mare bonus e per il ferro bonus 20 mil.
Non è stata introdotta invece la normativa sui trasporti eccezionali, come annunciato. Attendiamo la direttiva che il Ministero, dopo l’approvazione che verrà data anche a livello politico dalla conferenza unificata Stato regioni, e poi cercheremo di operare perché l’esigenza di sicurezza sia coniugata con quella che consente di poter operare senza che complicazioni siano introdotte. Rimane la necessità che in termini di sicurezza siano date certezze che non determinino distorsioni alla concorrenza e non complichino le operazioni di trasporto.
Nell’emendamento viene portata a soluzione anche la questione relativa all’Iva per le vetture che sono al seguito dei passeggeri che si imbarcano. Un impegno assunto da Fedarlinea/Confcommercio che è stato risolto nel senso auspicato dagli armatori. Anche in questa vicenda ovviamente abbiamo agito senza il conforto di altre realtà, molto occupate a dimostrare che esistono ma che concretamente operano solo per costruire una immagine di genuini rappresentanti del settore.
Per concludere anche la questione aperta per il contributo al trasporto su ferro che Fercargo attraverso il lavoro del proprio presidente sta da diverso tempo portando avanti è presente nel testo approvato dalla Commissione.
Una nota esplicativa verrà diffusa non appena il testo otterrà l’approvazione della Camera per poi essere trasmesso al Senato. Ora, per le ragioni accennate in apertura, è bene tener presente che tutto diviene più incerto e gli incidenti di percorso a livello parlamentare sempre più possibili. E’ il clima che si determina quando si registra la sensazione che la legislatura volge al termine. La situazione è complessa e merita la massima vigilanza.
NUOVI OBBLIGHI IN SVIZZERA
Conftrasporto è intervenuta in settimana sul Ministro dei trasporti chiedendo di verificare la compatibilità con gli accordi bilaterali in essere con la Svizzera, che ha deciso di introdurre a partire dal 1 luglio l’obbligo dell’installazione di un congegno elettronico con il quale rilevare la tassa sul traffico pesante per alcuni valichi di confine. Parrebbe che la misura potrebbe essere introdotta per far sì che tutti i veicoli in transito corrispondano la tassa prevista ma vogliamo far notare tuttavia che la normativa potrebbe essere estesa in seguito anche ad altri valichi con costi per le imprese.
COMMISSIONE EUROPEA PRESENTA NUOVE REGOLE AUTOTRASPORTO
La Commissaria ai Trasporti della Commissione Europea, Violeta Bulc, ha presentato le proposte sulle nuove norme comunitarie relative al trasporto, che comprendono anche innovazioni al settore del trasporto merci. Il pacchetto comprende diverse iniziative sulla sicurezza, sui pedaggi stradali, sulla concorrenza tra imprese e sulle condizioni di lavoro degli autisti.
In particolare, sono otto iniziative legislative che riguardano il trasporto su strada. La prima proposta è relativa al distacco internazionale degli autisti e prevede una remunerazione maggiore nel caso in cui un autista lavori più di tre giorni al mese in un Paese comunitario estero che ha un salario minimo superiore a quello dove è assunto.
Questa norma prevede anche la compilazione e la trasmissione della documentazione in forma elettronica. La proposta sul distacco degli autisti eliminerebbe l'obbligo (imposto da alcuni Paesi) per l'impresa di avere un referente in ogni Stato in cui usa gli autisti, aumentando però i controlli. Inoltre, gli autisti dovranno indicare sul cronotachigrafo quando passano una frontiera, visto che l’entrata in vigore del controllo satelittare viene ancora rinviato.
Un altro tema importante riguarda le società di comodo costituite all'estero per beneficiare di una migliore imposizione fiscale e previdenziale. La Commissione intenderebbe imporre nuovi criteri per contrastare tale fenomeno.
Nello stesso tempo, la Commissione compie un passo in avanti nella liberalizzazione del cabotaggio: vuole eliminare il limite massimo di tre trasporti nazionali in ogni trasporto internazionale, permettendo un numero illimitato di operazioni di cabotaggio stradale in un massimo di cinque giorni successivi all'ingresso nel Paese per un trasporto internazionale.
La Commissione intenderebbe modificare anche la norma sul tempo di riposo settimanale degli autisti, con la nuova proposta dovranno compiere un riposo minimo di 24 ore dopo sei giorni di lavoro. Dopo quattro settimane, l'autista potrà prendere due riposi di 24 ore di seguito e le compensazioni dovranno essere aggiunte nel riposo settimanale regolare.
Il riposo settimanale regolare non potrà essere svolto nella cabina del camion e le imprese dovranno provvedere a una sistemazione per gli autisti nei viaggi sulle lunghe distanze.
DIRETTIVA EUROVIGNETTE
E’ all’attenzione dei Commissari la proposta di direttiva che riguarda le nuove regole relative alle modalità di riscossione dei pedaggi che sembra siano costruite sui principi del chi utilizza e inquina paga. Le norme contengono anche la possibilità di raccogliere dati sulle giornate che un automezzo opera nei singoli paesi. Aspetto che consentirà un maggior controllo sulle attività di cabotaggio. Una direttiva che quando entrerà in vigore produrrà degli evidenti mutamenti, visto che verrà collegata con il pacchetto stradale, presentato nella giornata di mercoledì e che contiene misure che riguardano il settore del trasporto su gomma nelle prossime giornate forniremo notizie più puntuali sui contenuti della decisione. Sarà nostra cura tenervi aggiornati sulle evoluzioni, anche perché ricordo che da mesi stiamo cercando di portare avanti nei contatti con le Autorità comunitarie tesi che tengano nella adeguata considerazione le esigenze delle imprese di autotrasporto.
TAXI, NCC E UBER
In poco tempo ben tre pronunciamenti sono stati emessi in materia. Il tribunale di Roma il 7 maggio ha vietato l’applicazione del servizio informatico e di trasporto. L’avvocato Generale della Corte di Giustizia U.E ha considerato l’attività di Uber una attività mista e quindi assoggettabile a forme di autorizzazioni in ogni Paese in quanto ricomprende anche l’attività di trasporto. Sempre il Tribunale di Roma, accogliendo il ricorso delle parti favorevoli all’applicazione di Uber, ha riformato la precedente sentenza , sospendendo il divieto imposto, ma ha anche ritenuto che l’emendamento (Lanzillotta) farebbe venire l’obbligo di rientro in sede come disposto dalla legge 21/92 per gli Ncc. Nutriamo il massimo rispetto per le sentenze dei tribunali ma il dato che emerge, e bene ha fatto il tribunale di Roma a richiamarlo, è l’obbligo politico e morale del Governo di emanare una disposizione chiara che detti norme definitive. Su questo aspetto Conftrasporto non può che convenire, visto che da ben nove anni chiede ai vari esecutivi di intervenire con normative chiare per superare una situazione paradossale, tenuta in vita con continue proroghe. In questi giorni al Ministero si sta cercando di costruire una normativa equilibrata, questo ce lo auguriamo. Da parte nostra riteniamo che chi ha il compito/dovere di governare debba sapere coniugare la sicurezza degli utenti con le libertà economiche ed il rispetto delle regole. Vedremo i risultati e le reazioni delle rappresentanze di entrambi i fronti, alle quali, da tempo, abbiamo suggerito di sforzarsi a trovare una proposta il più possibile condivisa. Staremo a vedere cosa emergerà. Sulla vicenda abbiamo avuto conoscenza che una sigla che si definisce aderente alla Confcommercio avrebbe sottoscritto un documento con altre rappresentanze dei taxisti. La posizione risponde certamente alle esigenze di questa realtà ma non è certo stata condivisa né in alcun modo concordata con l’area trasporti confederale.
LUIGI DE ROSA NOMINATO CAVALIERE DEL LAVORO
Con decreto del Presidente della Repubblica, Luigi De Rosa, operatore logistico a livello europeo e storico aderente al mondo FAI Conftrasporto è stato nominato del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella Cavaliere del lavoro. Complimenti e felicitazioni.
Alla prossima.
Paolo Uggè
Fonte: CONFTRASPORTO