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19 Mag 2017
SITUAZIONE GENERALE
Settimana lavorativa, piena di contatti informali, relativi agli sviluppi legati agli impegni assunti nel corso dell’incontro con il Governo. I ritorni avuti tendono a confermare che l’emendamento è stato trasmesso alla Presidenza del Consiglio che dovrebbe validarlo per presentarlo alla Commissione competente. Come già detto abbiamo provveduto a rappresentare ai parlamentari le ragioni per le quali la categoria richiede l’approvazione delle modifiche che il Governo dovrebbe presentare. Vedremo il testo.
Il nostro lavoro è proseguito, come avete potuto leggere sul sito, anche in sede europea per cercare di ostacolare l’intenzione di aperture all’attività di cabotaggio. Abbiamo assunto contatti con i vari gruppi parlamentari italiani segnalando la forte contrarietà di Conftrasporto sulla mozione che affronta le norme sul cabotaggio. L’apertura dei mercati, non dimentichiamolo, è condivisa da Conftrasporto ma perché questo si possa concretizzare è necessario che siano eliminate le disparità esistenti, un sistema efficiente di controlli e norme omogenee.
UN GRAZIE ALLE FORZE POLITICHE
Non capita spesso ma questa volta a difesa dell’autotrasporto si sono schierate tutte le forze politiche, presenti nel Parlamento europeo. La posizione di Conftrasporto è in linea con quella definita da otto Ministri dei trasporti, Ministro Delrio compreso, nel documento che è stato sottoscritto, a difesa del trasporto stradale, nel mese di Gennaio. Ai parlamentari abbiamo fatto pervenire le nostre considerazioni e proposte. Alcuni, come Mov. 5 Stelle, Pd e Lega hanno sostenuto, condividendo le nostre posizioni, anche con interventi in Parlamento, e dichiarazioni alla stampa. Forza Italia ha scelto, addirittura di differenziarsi dal gruppo europeo al quale appartiene. Un grazie a tutti gli intervenuti, anche se il risultato si vedrà nei prossimi giorni.
Riferisco questi sviluppi, che sono stati resi possibili grazie al costante ed attento lavoro dell’ufficio confederale di Bruxelles, non certo per fare della propaganda politica ma per dare doverosamente conto delle iniziative che, ahimè la sola Conftrasporto/Confcommercio ha portato avanti in sede di Parlamento Europeo. Dove erano le altre rappresentanze? La Fai-Conftrasporto non viene mai meno al proprio slogan. Quella che fa! Altri chiacchierano.
PRESIDENZA UNATRAS
Martedì si è riunita la presidenza Unatras per affrontare sia gli sviluppi relativi alla vertenza che per definire una linea comune sui temi della formazione e sulle proposte da presentare, relativamente alla suddivisione delle risorse.
CONFTRASPORTO/CONFCOMMERCIO CONFERMA LA PROPRIA POSIZIONE SULLA POLITICA DEL MARE
Con l’articolo settimanale pubblicato sul sito confederale abbiamo ribadito, ancora una volta a scanso di equivoci, la limpida e netta iniziativa che la Conftrasporto anche i temi legati alla politica del mare sta portando avanti.
Deve creare parecchi fastidi l’iniziativa tendente a rafforzare il sistema della rappresentanza che deve per forza coinvolgere i principali operatori del sistema dei trasporti. Non facciamo battaglie personali ma in tutta semplicità cerchiamo di portare avanti le richieste e le esigenze dei nostri operatori. Anche in questa settimana (lo renderemo noto non appena il risultato sarà conseguito) abbiamo sostenuto, ottenendo il consenso di tutte le forze politiche, una questione di particolare interesse delle imprese che operano nel sistema del mare. Questo modo concreto di operare sta facendo incrementare il consenso nei confronti di Conftrasporto/Confcommercio. In questi giorni è giunta infatti la richiesta di formale adesione da parte di Assocostieri che gestisce i processi logistici e di trasporto nel sistema portuale.
Intanto che noi lavoriamo per cercare di dare risposte concrete ai problemi che gli imprenditori vi è chi tenta di conquistare spazi virtuali, propone comunicati stampa, e, quello che è grave attua iniziative che in modo evidente cercano di mettere uno contro l’altro gli operatori dell’autotrasporto, attraverso forme di concorrenza commerciale. L”ideona”, poi, di forzare la mano per far associare alla propria associazione che ha natura privatistica le Autorità di sistema portuale, che sono organismi pubblici, è dimostrativa di come si cerchi in tutti i modi di trasmettere l’immagine di una crescita (virtuale). Cercare adesioni è la scelta di ogni realtà associativa, purchè si utilizzino sistemi eticamente adeguati. Conftrasporto intende crescere in modo concreto e per questo preferisce operare per dare soluzioni a problemi reali. Le proposte avanzate nei confronti dei presidente di Autorità sono, a nostro avviso, irrituali e vanno oltre le intenzioni della riforma, voluta dal ministro Delrio, fondata sulla divisione dei poteri e delle responsabilità allo scopo di rendere più funzionale il sistema portuale. Lavoriamo tutti su questo per rafforzare il Paese. Le anticipazioni sulla via della seta che determinerà sei corridoi tra il Medio Oriente ed i paesi occidentali pone il nostro Paese di fronte ad una scelta. O si riesce a creare un sistema funzionante, ed i porti sono decisivi per cogliere tali opportunità, oppure dal Pireo (i cinesi ne hanno già la proprietà) si realizzerà un corridoio balcanico, via ferro, che metterà fuori gioco il nostro Paese. non è il tempo delle divisioni ma di unire gli sforzi.
Sulla proposta di adesione, anche su questo aspetto per chiarire, effettuata da un'associazione privata alle Autorità portuali, Conftrasporto/Confcommercio ha preso posizione sia nei confronti delle competenti Autorità di Governo sia a mezzo stampa, non certo per alimentare “una guerra tra persone o associazioni ma per difendere un principio mai verificatosi e, ripetiamo, secondo noi, di dubbia legittimità. Alla dirigenza Conftrasporto interessa mantenere il rispetto delle regole. Questa iniziativa è, secondo noi non in linea con le “regole”, né con la riforma Delrio. Ecco perché la contestiamo.
SCIOPERO DEI LAVORATORI
Il giorno 29 p.v le rappresentanze dei lavoratori hanno proclamato uno sciopero di quattro ore nel settore dell’autotrasporto per contrastare le misure del Regolamento n. 561/06 sui tempi di riposo e le norme sul distacco dei conducenti. Il tema del distacco non è certo nuovo ed è stato sollevato da tempo da alcune federazioni dell’autotrasporto fin dal suo insorgere. Allora quelle rappresentanze vennero trattate come dei visionari provocatori, non solo dai sindacati dei lavoratori, ma anche da coloro dai quali oggi, proprio per porre fine a certi condizionamenti, crediamo sia opportuno definire un chiarimento nella parti contrattuali.
ATTIVITÀ FEDERATIVE
In settimana si sono svolte riunioni del Consiglio e della Presidenza confederale, riunioni per predisporre il programma del terzo Forum di Cernobbio e per definire l’idonea documentazione a supporto degli incontri che si terranno lunedì e martedì in sede comunitaria. La regione Lombardia sta adottando delle iniziative nei confronti delle province che dovrebbero semplificare le attività del trasporto eccezionale, in attesa della direttiva.
Alla prossima.
Paolo Uggè
Fonte: CONFTRASPORTO