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05 Mag 2017

La Settimana Confederale

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A cura del Presidente Paolo Uggè.

 

SITUAZIONE GENERALE

 

Dopo l’incontro, avvenuto con il Ministero nella scorsa settimana, possiamo solo affermare che dai contatti avuti con i nostri gruppi dirigenti, a Milano venerdì si è tenuto il consiglio nazionale Fai, emerge la prudente valutazione rispetto a quanto reso noto dal Governo sulle iniziative che saranno intraprese.

 

Personalmente sono convinto che molte problematiche potrebbero essere meglio gestite se vi fosse chi, si assumesse l’incarico politico, all’interno del Ministero, di coordinare le varie problematiche per attuare tutti gli impegni assunti. Predisporre i contenuti dell’emendamento che contenga le proposte presentate nel corso dell’incontro al Ministero e adoperarsi (si cita ad esempio) per favorire la rapida emanazione della direttiva sui trasporti eccezionali, sarebbero il segno della volontà di fare. E’ bene che si sappia che il presidente di Unatras ha convocato per il giorno dieci l’Esecutivo al quale non potrà presentarsi solo con le comunicazioni che sono state rilasciate nell’incontro. Nessuno si dimentichi che la decisione dell’organismo deliberante è la dichiarazione di fermo e senza atti concreti la conseguenza è la sua proclamazione.

 

Ci permettiamo di porre una riflessione: Una volta esisteva la Consulta del trasporto e della logistica, che in modo improvvido il presidente del Consiglio Monti con la connivenza colpevole del Ministro in carica (Passera), abrogò, anche se l’organismo non comportava oneri per lo Stato. Perché non considerare di rilanciarla? Non vogliamo supportare qualcuno in particolare anche perché la gestione di una realtà come la Consulta è un impegno ulteriore. Ma ne trarrebbe giovamento il Ministero e, quello che per noi conta, soprattutto la categoria.

 

Quello che preoccupa nella vicenda è il pressapochismo ed il senso di appagamento che potrebbe divenire la causa scatenante di una ripresa delle ostilità, senza che ve ne siano le ragione profonde. Nessuno pensi che queste siano delle fantasticherie di chi scrive ma è la sintesi emersa dagli interventi effettuati nel consiglio Fai.

 

TRASPORTI ECCEZIONALI

 

La Fai/Conftrasporto su questa triste vicenda ha assunto una posizione chiara per far emergere soluzioni che sappiano coniugare gli interessi della sicurezza con quelli degli operatori, che in passato sono stati costretti ad effettuare investimenti per non essere estromessi da quei committenti, sempre alla ricerca del risparmio ad ogni costo, nell’assegnazione delle commesse di trasporto.

 

Ricordo ai deboli di memoria che negli anni passati avevamo paventato i rischi possibili, che si sarebbero potuto determinare per le opere d’arte sulle quali sarebbero transitati ripetutamente i veicoli pesanti. Per questo, fin da allora la Fai evidenziò, nell’interesse degli operatori e dei cittadini la necessità di realizzare una mappatura puntuale, accompagnata da un’adeguata manutenzione. La sicurezza è sempre stato il nostro punto di riferimento. Se fossimo stati ascoltati l’episodio che ha innescato le difficoltà ad effettuare tali trasporti, bloccando di fatto l’operatività sia del sistema produttivo, senza voler dimenticare certo la tragedia che si è scaricata su cittadini inconsapevoli, forse si sarebbero potuti evitare. Per questo oggi inorridiamo nel leggere la relazione che è stata presentata in settimana al Senato alla Commissione lavori pubblici e trasporti, dall’Anas. Il documento ammette candidamente che la causa che ha determinato la caduta del ponte di Annone non è di certo imputabile al trasportatore ma generata nel tempo a causa dei “ripetuti trasporti eccezionali con carichi molto superiori alla portata della struttura”. Domandarsi se con i controlli previsti, per legge, si fosse potuto evitare l’incidente è per lo meno d’obbligo. Consigliamo agli interessati la lettura della relazione di Anas. E’ un atto ufficiale che gli operatori debbono conoscere, anche per rispondere a chi vuole colpevolizzare l’attività di trasporto. Se si vuole questo pone in tutta evidenza la necessità di agire e molto rapidamente.


QUALE POLITICA DEI TRASPORTI?

 

Abbiamo parlato la scorsa settimana della consultazione che il Movimento Cinque Stelle ha avviato sul trasporto per conoscere il parere sulla politica dei trasporti da parte di coloro che partecipano ai momenti di consultazione via Web. I risultati li ho illustrati e commentati nell’articolo Ruote d’Italia della settimana. Ognuno dovrebbe riflettere su queste iniziative che danno il senso di quanto potrebbe verificarsi qualora nelle prossime consultazioni elettorali quel partito dovesse essere chiamato a governare il Paese. Crediamo che la politica dei trasporti debba essere affrontata per quella che realmente è. Un sistema. Gli slogan non aiutano ma complicano e portano danni . Predisporre le scelte che riguardano la competitività di un sistema produttivo, che tocca la sicurezza e che impatta con il diritto alla mobilità, facendo riferimento a poco più di ventimila risposte (tanti sono coloro che hanno dato il loro responso) che sono state espresse su un tema complesso, attraverso un si o un no, ci pare molto inadeguato e poco idoneo ad affrontare la tematica dei trasporti. Coloro che operano nei trasporti dovrebbero riflettere attentamente sulle possibili prospettive di una gestione improvvisata e costruita su dei sì o dei no!

 

In settimana, facendo seguito alla richiesta avanzata a tutti i gruppi politici, Unatras ha incontrato Forza Italia. Presenti il presidente della Commissione Lavori pubblici e trasporti del Senato Sen. Altero Matteoli, il capo gruppo alla Commissione trasporti della Camera On. Le Sandro Biasotti e Mino Giachino, responsabile del Dipartimento trasporti, Il presidente Genedani ha potuto illustrare le ragioni che vedono l’autotrasporto affrontare con il Governo questioni da tempo irrisolte, che dovrebbero trovare le risposte, come garantito nell’ultimo incontro avvenuto la scorsa settimana, sia attraverso un emendamento che con l’emanazione dei provvedimenti già concordati. Il presidente Matteoli ha assicurato che audirà la sottosegretaria Vicari in merito alle intenzioni del Governo.

 

CONFTRASPORTO CONFERMA SUL MARE LE PROPRIE SCELTE

 

In settimana in concomitanza con la festa dei lavoratori su alcuni quotidiani è apparsa una lettera, che si rifaceva alle disposizioni di legge approvati dal Parlamento e voluti dal Governo, relativa alle problematiche occupazionali dei marittimi. Conftrasporto ritiene che il disposto di legge debba essere applicato, nel senso approvato dal Parlamento, il più rapidamente possibile così come debbano essere ostacolati tutti tentativi di sfruttamento che, attraverso il ricorso all’utilizzo irregolare dei lavoratori in tutte le attività del trasporto merci, realizzano forme di concorrenza sleale nei confronti di lavoratori e di imprese nazionali.

 

La tutela della concorrenza è un principio, tra l’altro, in linea con il documento che ben nove Ministri dei trasporti hanno sottoscritto a Parigi in difesa del trasporto su gomma. La vicenda deve essere affrontata e supportata da una logica nella quale Conftrasporto si è sempre riconosciuta. Le posizioni equilibrate nel merito assunte in passato sul trasporto di merci vanno sostenute, pur restando sempre disponibili a portare avanti soluzioni  adeguate, d’intesa con i nostri imprenditori, come sempre abbiamo fatto. Le denunce, se forti, sono talvolta utili per far emergere realtà particolari e per rimuovere delle incrostazioni ma debbono trovare l’adeguata soluzione in un contesto generale. Per questo Conftrasporto è impegnata a sostenere quelle iniziative che risolvano armonicamente i diversi problemi.

 

TRASPORTO TAXI E NCC

 

Il Senato con 158 voti ha approvato il disegno di legge sulla concorrenza che contiene la delega attraverso la quale entro 12 mesi il Governo dovrà emanare le nuove norme per gli Ncc ed il servizio taxi.

 

Alla prossima.

 

Paolo Uggè

 

 

Fonte: CONFTRASPORTO

 

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