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30 Mar 2017
GENOVA – Con un investimento di 1,34 milioni di euro Ferrovie Nord Milano acquisirà a giorni il 49% di FuoriMuro, società che gestisce le manovre ferroviarie nel porto di Genova oltre ad alcuni servizi di trazione sulla rete nazionale.
L’annuncio è stato dato congiuntamente durante un evento appositamente organizzato in porto, alla presenza, fra gli altri, del presidente dell’Autorità di Sistema Portuale di Genova e Savona Paolo Emilio Signorini, del governatore ligure Giovanni Toti e dell’assessore lombardo ai trasporti Alessandro Sorte. Non un caso dal momento che, come ricordato da Guido Porta e Andrea Gibelli, presidenti di FuoriMuro e FNM (controllata al 57% dalla Regione Lombardia e secondo operatore ferroviario nazionale, partecipato anche da FSI e gruppo Gavio e quotato a Milano), l’accordo ha preso le mosse dal Patto logistico sancito da Liguria, Lombardia e Piemonte un anno fa a Novara per il potenziamento del traffico merci sull’asse Genova - Pianura Padana.
In tal senso FuoriMuro conta di avviare entro la fine dell’anno nuovi collegamenti-navetta fra i porti liguri e gli interporti d’oltre Appennino (3 coppie al giorno, a regime), con l’obiettivo di offrire ai clienti “un servizio completo, che includerà la gestione di uno o più hub per il riordino e il rilancio dei container verso il centro Europa”. Un modello che Porta aveva poche settimane fa descritto riguardo ad Arquata Scrivia, ma che potrebbe avere anche altri sbocchi come Novara (presente lo stato maggiore dell’interporto Cim) o Mortara.
FNM ha acquisito il 49% di FuoriMuro da Tenor e Inrail (entrambe società facenti capo a Porta, che un anno fa avevano acquisito il 50% delle azioni da Rivalta Terminal Europa, salendo al 100% del capitale) e potrà salire al 70% nel 2020, qualora a FuoriMuro venga rinnovata la concessione del servizio di manovra portuale, ad un prezzo che sarà stabilito per perizia (ma i 1,34 milioni investiti oggi ricomprendono già il premio di maggioranza). Per la società lombarda l’operazione, oltre che dall’impulso istituzionale, nasce dalla volontà di potenziare la propria presenza nel settore cargo, in cui è attiva solo indirettamente attraverso la partecipazione (al 40%) al capitale di DB Cargo Italia, la filiale tricolore delle ferrovie tedesche.
Con cui, secondo i manager, FuoriMuro non rischia di entrare in competizione: “Le due società operano su segmenti diversi, sarà semmai possibile lavorare in sinergia” ha spiegato Gibelli, cui ha fatto eco Emanuele Vender, amministratore delegato di DB Cargo Italia: “Il gruppo in Italia lavora al 90% su traffico internazionale e, peraltro, con le società di Porta (Inrail oltre a FuoriMuro) collaboriamo già da tempo. Guardiamo con interesse anche al suo nuovo progetto della prima rosco (rolling stock operating company) italiana, per cui credo ci siano buoni spazi di manovra”.
Oltre alla partnership fra FuoriMuro e FNM, infatti, a Genova è stata presentata un’altra iniziativa che potrebbe saldare l’alleanza fra le due società. FuoriMuro ha creato una nuova società, LocoItalia, cui ha conferito il proprio parco rotabile (8 mezzi di manovra e due locomotori Siemens acquisiti pochi mesi fa) e che si prefigge appunto l’obiettivo di essere la prima rosco italiana, la prima società, cioè, attiva nell’acquisizione e nel noleggio (a terzi come ai propri azionisti) di materiale rotabile: “È un’attività che fanno solo aziende straniere, che quindi spesso non dispongono di mezzi pensati appositamente per la rete italiana” ha spiegato Porta. Leggi tutta la notizia
Fonte: SHIP2SHORE