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23 Mar 2017
Il Comitato Portuale di Gioia Tauro ha approvato all'unanimità la delibera che prevede l'istituzione dell'Agenzia di somministrazione del lavoro portuale e per la qualificazione professionale, agenzia la cui creazione è stata autorizzata alla fine dello scorso anno dal governo per i porti di Gioia Tauro e di Taranto che sono stati colpiti dalla crisi dell'attività di transhipment, attività che nello scalo portuale calabrese è svolta dalla società terminalista Medcenter Container Terminal (MCT) del gruppo Contship Italia.
Nella nuova Agenzia confluiranno i lavoratori in esubero dalle imprese terminaliste che operano ai sensi dell'art. 18 della legge 84/94, autorizzate alla movimentazione container, che, alla data del 27 luglio 2016, usufruivano di regimi di sostegno al reddito nelle forme di ammortizzatori sociali.
In base a quanto stabilito dalla normativa vigente, l'Agenzia di durata triennale con partecipazione pubblica, sarà promossa e gestita dall'Autorità di Sistema Portuale, l'ente che è stato chiamato a subentrare all'Autorità Portuale e che, nel caso del porto di Gioia Tauro, è stato denominato Autorità di Sistema Portuale dello Stretto e sotto la cui giurisdizione sono stati inclusi, oltre al porto gioiese, gli scali portuali di Crotone (porto vecchio e nuovo), Corigliano Calabro, Taureana di Palmi, VillaSan Giovanni, Vibo Valentia, Reggio Calabria, Messina, Milazzo e Tremestieri.
L'Agenzia avrà il compito di supportare la collocazione professionale dei lavoratori iscritti nel proprio elenco, anche attraverso la formazione professionale che sarà definita in funzione delle realtà economiche e degli sviluppi industriali che interesseranno l'area portuale di Gioia Tauro.
Soddisfazione per il via libera al provvedimento è stata manifestata dal commissario straordinario dell'ente portuale, Andrea Agostinelli, che ha sottolineato l'importanza del momento evidenziando come «il difficile percorso che ha portato a questa delibera sarà del tutto inutile se l'Autorità Portuale e gli altri enti interessati non dedicheranno ogni energia all'adozione di scelte coraggiose per il rilancio produttivo del porto e “nel tempo” per il riassorbimento degli esuberi».
L'authority portuale ha spiegato che la delibera giunge a conclusione di un intenso lavoro di studio, analisi e di confronto con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti che ha visto, la scorsa settimana, l'adozione da parte del Mit dell'intesa formale alla istituenda Agenzia portuale ai sensi dell'articolo 4 del decreto legge 243 del 2016 convertito in legge 18/2017.
L'ente ha specificato che l'istituzione dell'Agenzia trova fondamento a Gioia Tauro in quanto l'infrastruttura portuale ha tutte le specifiche caratteristiche richieste dalla normativa vigente di settore, e, nello specifico, l'istituzione dell'Agenzia portuale risponde alla necessità di sostenere l'occupazione, accompagnata da processi di riconversione industriale, in una realtà portuale, come appunto quella di Gioia Tauro, dove l'80% della movimentazione container avviene in modalità transhipment. L'obiettivo - ha ricordato l'authority - è quello di evitare grave pregiudizio all'operatività e all'efficienza dello scalo che, da almeno cinque anni, ha lavorato in stato di crisi.
Fonte: INFORMARE