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20 Mar 2017

Infrastrutture portuali: no alle discriminazioni

INFRASTRUTTIRE_ACCESSO

 

Avviato un procedimento per garantire che l'accesso sia uguale per tutti.

 

Niente sarà più come prima. E verrebbe quasi da aggiungere, per fortuna. Ma non è sui giudizi, quanto sulla realtà dei fatti che va analizzato uno degli interventi più rivoluzionari nella storia moderna dei moli italiani. Rivoluzionari nella sua semplice volontà di fare chiarezza e di intervenire là dove necessario, cioè ogniqualvolta che siano violate le più elementari norme di accesso alle infrastrutture portuali. Più volte, infatti, all'Autorità dei Trasporti sono giunte segnalazioni di azioni discriminatorie che hanno leso diritti e interessi. Così, mentre si va completando la riforma della governance portuale attraverso la legge voluta dal ministro Graziano Delrio, l'authority interviene annunciando l'avvio di un procedimento teso appunto a garantire "un accesso equo e non discriminatorio alle infrastrutture portuali", aprendo un dossier di cui sarà referente la consigliera Barbara Marinali.



L'azione si svilupperà su più punti, a cominciare dal lancio a breve di una " call for imput ", vale a dire l'invito a presentare contributi atti a favorire la regolarità di servizi fondamentali per il cittadino. L'istruttoria in corso, infatti, nasce dopo le segnalazioni arrivate da alcuni porti relative a "violazioni dei principi di accesso equo e non discriminatorio alle infrastrutture". Sono le premesse a una linea di condotta che avrà riflessi profondi sulla vita stessa delle nuove autorità di sistema portuale, a cominciare dalla prima, quella del Mar Ligure Occidentale che unisce gli scali di Genova e di Savona. Sono infatti in programma "misure di regolazione economica su separazione contabile, contabilità regolatoria, trasparenza dei costi, assegnazione delle concessioni, destinazioni funzionali delle aree portuali". Con i porti, quindi, l'autorità potrà a questo punto completare il quadro regolatorio dell'accesso alle infrastruture, in tutte le modalità di trasporto".



L'avvio dell'iter è stato annunciato al termine del consiglio dell'authority. Già nelle prossime settimane sarà lanciata la call for imput , questa sorta di consultazione preliminare, attraverso il sito dell'authority, in cui tutti i soggetti interessati saranno invitati a presentare i propri contributi, secondo uno schema ben preciso, una griglia di domande che porteranno alla redazione dell'atto regolatorio conseguente. A muovere l'azione dell'authority dei trasporti saranno, anche in questo caso principi ispirati "ad agevolare la spinta dell'innovazione tecnologica e a rendere la catena logistica italiana più competitiva nel confronto con la concorrenza europea". Leggi tutta la notizia

 

 

Fonte: LA REPUBBLICA

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