Cerca Aziende di:
13 Mar 2017
REGGIO EMILIA – L’Artoni Trasporti ha avanzato al ministero per lo Sviluppo economico la richiesta di cassa integrazione straordinaria per tutti i suoi 488 dipendenti.
La comunicazione ufficiale è arrivata ai sindacati a pochi giorni dall’incontro in programma a Roma con i vertici di Fercam, quando si saprà ufficialmente se la multinazionale di Bolzano, dopo aver rinunciato a una acquisizione già annunciata, tornerà davvero sui suoi passi e procederà con l’affitto di un ramo d’azienda ridotto.
La storica impresa reggiana dei trasporti, nata nel 1933, sta vivendo una pesante crisi finanziaria: i debiti ammontano a 210 milioni di euro. L’attività è ferma e da due mesi i dipendenti non percepiscono stipendio. Tra licenziamenti e pre-pensionamenti, sono rimasti in poco meno di 500 per i quali come si diceva è stata chiesta la cassa straordinaria. La Artoni dovrebbe chiedere l’ammissione al concordato preventivo: il lavoro potrebbe anche solo in parte continuare, condizione fondamentale per accedere agli ammortizzatori sociali.
Il ministero dello Sviluppo economico ha invitato Fercam ad assumere 150 lavoratori. Secondo le indiscrezioni, la multinazionale altoatesina si sarebbe detta disposta ad acquisire 13 delle 60 filiali, circa 130 dipendenti. “Se confermato, questo accordo non sana affatto i problemi legati a quella che è una crisi di un intero comparto – dice Cinzia Franchini, presidente nazionale di Cna Fita – Si dimentica l’indotto, 2.500 imprenditori dell’autotrasporto esposti anche per centinaia di migliaia di euro con il gruppo Artoni“.
Fonte: REGGIONLINE