News

09 Mar 2017

Amazon - Interessati alla logistica d'eccellenza

Marco_Argenti_AMAZON_LOGISTICA

 

Marco Argenti, vicepresidente di Amazon.

 

Marco Argenti vive a Seattle, nel cuore della web company più importante al mondo. "La rivoluzione sarà nei trasporti senza pilota, ma gli italiani devono imparare l'inglese. Cloud, big data e Internet delle cose le parole di oggi".

 

Golfo dei Poeti - La tecnologia ha ribaltato il rapporto tra centro e periferia. Non è più necessario vivere in una grande città per lavorare per una compagnia di livello globale. Anzi, la ricerca di una qualità della vita più alta può rendere la provincia il sito ideale per una storia imprenditoriale di successo. Così succede negli Stati Uniti, dove lavora Marco Argenti, vicepresidente di Amazon Web Services. Domiciliato a Seattle, stato di Washington, ma spezzino di nascita. Da tre anni e mezzo è nel cuore tecnologico della web company più ricca del mondo, un fatturato da 100 miliardi di dollari circa. Ieri è intervenuto in videoconferenza al convegno La Spezia città del domani organizzato da Confindustria e ospitato da Carispezia-Crédit Agricole a Villa Marigola. Collegato via Skype, ha offerto il punto di vista del centro del mondo.


"Io sono il classico spezzino che ha dovuto lasciare la città per studiare altrove - ha ricordato Argenti - L'università a Pisa, poi il Canada, una nuova parentesi in Italia e poi di nuovo negli USA. La mia decisione di andarmene? Dettata da opportunità di lavoro che nel settore informatico e ingegneristico mi ha portato naturalmente a gravitare verso l'estero. Oggi però le cose sono cambiate rispetto al 1995. Si è sempre più indipendenti dal dove si opera. La tecnologia ha portato a un decentramento per cui non è necessario stare nella Silicon Valley per lavorare nel mio settore. Seattle era una città secondaria storicamente negli Stati Uniti, ora è il tempio del cloud". Ed è questo il pane quotidiano di Amazon Web Services, in cui si fa funzionare la piattaforma on demand della multinazionale.

Parole che suonano come una ventata di speranza per una città come La Spezia, che invece ha spesso visto lo sbarco sul proprio territorio di grandi gruppi venuti da fuori. La stessa presidentessa di Confindustria, Francesca Cozzani, ricordava poco prima come nel golfo lavorino tante aziende che hanno i centri direzionali - ovvero la testa pensante - altrove. Oggi si può quindi sognare una città che proietti le proprie idee al di fuori dei propri confini, e non solo viceversa. "Internet e la tecnologia di lavoro remoto danno la possibilità di non avere vincoli di presenza fisica - continua il manager - ma quello che deve succedere è lo sforzo imprenditoriale delle persone. Se una cosa è possibile, non vuol dire che esista già".


Quando poi si entra nello specifico, c'è magari chi rimarrà deluso dall'ascoltare il primo consiglio di Argenti. "E' banale forse da dire, ma sforzatevi di imparare l'inglese in una maniera propria. Non solo a leggerlo, ma a parlarlo e comprenderlo. I colloqui avvengono in inglese e gli italiani sono ancora pochi nei consessi internazionali. Perché, per quanto tu sia preparato, è necessario poi riuscire a trasmettere questa preparazione. Io l'ho studiato per vent'anni eppure quando sono andato all'estero ho avuto difficoltà i primi tempi. La lingua viva si apprende guardando film in lingua originale o studiando i testi delle canzoni".

Il secondo è più specifico e disegna un mondo che qui è ancora fantascienza ma che nella realtà americana, e non solo, è già sperimentazione. "Quali sono le aree che andranno nei prossimi vent'anni? In questo momento i grandi temi tecnologici riguardano i trasporti, la logistica e la sanità. Le parole che contano sono cloud, internet delle cose, big data e intelligenza artificiale. Pensate agli autopiloti degli aerei, che esistono da anni: oggi stiamo lavorando con diverse compagnie per creare veicoli che lavorano da soli. Per il trasporto delle persone, ma anche per la movimentazione interna a un porto o a un centro di smistamento della distribuzione". 


Logica quindi la suggestione: Amazon che investe in futuro alla Spezia? Dal punto di vista della logistica e dei servizi integrati legati al passaggio dal mare alla terra questa è ancora terra dell'eccellenza a livello europeo. E nel Vecchio Continente si ragiona da tempo sul porto del futuro, sempre più legato alle intelligenze artificiali. "Manco da tempo, ma di sicuro alla Spezia esiste una rete avanzata a livello logistico. C'è un porto importante che da anni usa tecnologia all'avanguardia per l'automazione. Amazon è una società che fa della logistica uno dei propri punti di forza fondamentlai, per noi arrivare al cliente nel più breve tempo possibile è un aspetto chiave. Pensate che consegniamo in due giorni in Italia, ma a Seattle entro un'ora". Come? Con un'attenta analisi dei dati di vendita, una presenza capillare di magazzini anche di piccole dimensioni e una grande flessibilità nell'uso dei mezzi di trasporto. Quindi un bene che, statisticamente, è venduto con molta frequenza sarà già presente in un centro di stoccaggio all'interno di un centro urbano densamente popolato e potrà essere preso in carico anche da un trasportatore su uno scooter o in bicicletta se questo consentirà di accorciare i tempi della consegna, magari evitando una zona a traffico limitato. Un click metterà in moto la macchina. 

 


Alla Spezia si ragiona sugli stessi incastri, ma in scala più ampia, per quel che riguarda la logistica portuale. "Credo esista un know how spezzino in questo campo che ha creato competenze all'avanguardia - chiosa Argenti - Se a questo aggiungiamo la tecnologia a servizio delle cose, del tracciamento degli asset, di routing e dispatching e alla conoscenza della posizione di un oggetto all'interno di una rete complessa... a questo Amazon può essere interessata. Lo facciamo già con molte città e molti porti nel mondo".

 

 

Fonte: CITTA' DELLA SPEZIA

Verizon Connect
Grimaldi Group
sogedim
C2A
SP TRANS
Aziende Green su Transportonline
TN Trasporto Notizie