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08 Mar 2017

Le donne al volante dei giganti della strada

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Intervista a Elisa Congiu, camionista Mercedes-Benz.

 

Promuovere la diversity e valorizzare le figure professionali al femminile è parte integrante della cultura aziendale del gruppo Daimler sia a livello globale che in Italia. Le differenze di genere, età e cultura permettono di comprendere le esigenze dei nostri clienti diversificando l’offerta, rafforzando, inoltre, lo spirito innovativo del nostro marchio. Questo trend si riflette, oggi, anche nel settore dei Veicoli Industriali. Anche se sono ancora una minoranza, sono sempre più le donne che scelgono di passare le proprie giornate al volante di un camion e di farne la propria professione. Sul mezzo da lavoro come in ufficio ci vuole passione, determinazione e professionalità a prescindere dal sesso. Ci siamo chiesti che cosa significa in concreto per una donna fare la camionista e abbiamo voluto intervistare Elisa Congiu, mamma di due figli che fa questo mestiere da oltre 18 anni. Lavora presso la Panzeri Trucks Service S.R.L di Livorno e guida un Mercedes-Benz Actros 480.

 

Come mai hai deciso di fare la camionista?

Ho sempre avuto la passione per i motori, i camion e la guida sportiva. Da bambina seguivo la F1, il rally e lavoravo in officina da mio zio. A 23 anni mi sono trovata sola con 2 figli e dovevo provvedere a loro. Ho deciso di prendere le patenti perché era l'unico lavoro che mi potesse permettere di mantenere la mia famiglia con dignità.

 

Se dovessi descrivere la professione, quali sono i pro e i contro?

I pro sono l'indipendenza economica, poter viaggiare e conoscere persone e culture diverse. I contro, non hai una vita sociale continuativa, molta solitudine e sacrificio. Durante un periodo della mia carriera ho lavorato nel settore del trasporto blindato. Era tutto top secret. Con i vetri oscurati, si partiva da una base militare direttamente con la scorta al punto di arrivo. Non si poteva comunicare con nessuno.

 

Come hai fatto a conciliare l’essere mamma con una vita “on the road”?

I miei ingredienti sono: molta determinazione, voglia di farcela e tantissimo amore per i miei figli. Ho sempre avuto la certezza che volere è potere. Ho deciso di crescere i miei figli senza dipendere da nessuno e, allo stesso tempo, ho voluto intraprendere la carriera da camionista. Oggi, nonostante tanti sacrifici, guardo i miei figli ormai cresciuti e sono orgogliosa di dire di avercela fatta su entrambi i fronti.

 

Quali sono le norme relative al trasporto su strada? Ci sono delle ore, delle pause stabilite?

In Italia il Codice della Strada sancito con il Decreto Legislativo 30 aprile 1992, ne.285, con gli articoli 174, 179 e la legge 727/1978 disciplina in maniera esaustiva le norme che regolano l'attività dell'autotrasporto su strada. Nello specifico, l'articolo 174 regolamenta la durata della guida per i mezzi adibiti al trasporto di persone e cose, nell'art. 179 viene regolamentato l'uso del dispositivo cronotachigrafo sia esso analogico che digitale e la legge 727/1978 mette in evidenza e punisce le infrazioni commesse da un uso scorretto del dispositivo cronotachigrafo.

Ogni autista non deve superare giornalmente le 9 ore di guida, tuttavia, al massimo 2 volte nella stessa settimana questo periodo di guida può essere prolungato a 10 ore. Ogni 4 ore e 30 minuti di guida è obbligatorio eseguire una pausa di 45 minuti consecutivi. Questa pausa può essere anche frazionata in una prima di 15 minuti e una seconda di 30 minuti. Nell'arco di una settimana lavorativa non si possono superare le 56 ore di guida e nell’arco di 2 settimane le 90 ore. Alla fine della settimana di lavoro si deve fruire di un riposo di 45 ore.

 

Il veicolo diventa una seconda casa, cosa ti piace portare sempre con te nella tua cabina?

A parte i porta fortuna che miei figli mi hanno regalato negli anni, porto con me sempre 3 cose: la mia tazza preferita, un album da disegno e dei libri.

 

Immagino che i tacchi a spillo siano difficili da mettere ma c’è un tipo di abbigliamento migliore?

Io prediligo l'abbigliamento sportivo, è comodo quando stai tante ore alla guida e non ti distrae dalla stessa. Naturalmente quando entro negli scarichi o carichi uso l'abbigliamento antinfortunistico obbligatorio per legge.

 

Che tipo di alimentazione conviene seguire stando seduti per molte ore?

Io ho sempre fatto più pasti mangiando poco ma bene. Meglio evitare Le abbuffate. Una buona colazione e che non manchi il caffè! Quando arriva la fame frutta fresca o secca, verdure e tanta acqua. La sera una cena con un primo o un secondo.

 

Di solito si da un nome al proprio veicolo, come mai? Il tuo ne ha uno?

Ti dà un senso di appartenenza e di fiducia. Tu conti su di lui e lui su di te. In strada, sei solo e il tuo camion è il tuo migliore amico. Ora ho un camion nuovo e ci stiamo conoscendo, ancora non ho trovato il nome giusto per lui.

 

Nell’immaginario comune, una donna che guida un camion deve essere forte come un uomo, cosa ne pensi?

Fisicamente non lo sarà mai, però ho sempre pensato che la forza mentale, a volte, possa prevalere. Io ne sono la prova: alta 1.60 peso 52 kg, sono ben strutturata ma non avrò mai la forza di un uomo. Ciò nonostante, faccio la camionista da 18 anni e non ho mai mollato un carico o scarico a metà. La mia forza è la determinazione.

 

Durante alcune prove consumi tra colleghi sei arrivata prima stracciando tutti gli uomini, qual è stato il segreto della vittoria?

Io amo il mio lavoro, mi piace mettermi in gioco per migliorare se c'è la possibilità di farlo mi ci butto a capo fitto. Ho seguito per filo e per segno le indicazioni dell'istruttore e ho raggiunto l’obiettivo prefissato.

 

I mezzi pesanti odierni sono molto evoluti rispetto al passato, com’è guidare un camion Mercedes?

Devo dire che sono rimasta piacevolmente colpita dal marchio Mercedes. Ho guidato diversi mezzi di altre case costruttrici ma il confort e le prestazioni della Stella mi hanno conquistato subito.

 

Se dovessi augurare un buon 8 marzo a tutte le donne, cosa diresti?

La vita può cambiare in qualsiasi momento, l’importante è tenere bene a mente che il sole è sempre pronto a splendere nelle nostre giornate. Auguro a tutte le donne di non dimenticare mai ciò che valgono. Buon 8 marzo!

 

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