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13 Gen 2017
Trenta autisti e i responsabili di due autoscuole di Rovigo sono indagati per avere falsificato le presenze ai corsi di rinnovo della Carta di Qualificazione del Conducente.
Il meccanismo era semplice: i responsabili dei corsi d' aggiornamento obbligatori per rinnovare la CQC segnavano gli autisti iscritti come presenti, anche se non partecipavano ai corsi. Ma la Polstrada ha computo le verifiche e ha scoperto la frode, mettendo sotto inchiesta ventisei autisti e tre titolari e collaboratori di due autoscuole di Rovigo: i primi sono accusati di falso ideologico, i secondi di falso ideologico commesso da pubblici ufficiali.
Il controllo è stato visivo: gli agenti si sono appostati fuori da otto autoscuole tra febbraio e giugno del 2016 riprendendo chi entrava e usciva durante le ore dei corsi. Al termine, hanno confrontato la loro rilevazione delle presenze con i registri dei corsi, scoprendo che in due autoscuole avevano realmente partecipato ai corsi la metà di coloro che avevano ottenuto il rinnovo della CQC. Ora , perché la Polstrada ha ritirato loro la patente e, ovviamente, non considera più valido il rinnovo della CQC.
L'indagine di Rovigo è iniziata dopo che il ministero dei Trasporti ha raccomandato controlli proprio sui corsi di aggiornamento, poiché a settembre 2016 scadevano migliaia di CQC rilasciate sette anni prima per titoli. Il rischio delle frodi era quindi elevato e corsi fantasma erano già emersi prima. Leggi tutta la notizia
Fonte: TE - TRASPORTO EUROPA