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20 Dic 2016

Fercam punta al miliardo con la contract logistic lanciato il servizio sulla tratta Varsavia-Shanghai

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Thomas Baumgartner presidente della Fercam.

 

MILANO -  Fercam ingrana la marcia della logistica integrata per centrare entro il 2020 il traguardo del miliardo di fatturato. Un obiettivo ambizioso per la società bolzanina che fino a pochi anni fa non superava la soglia di 400 milioni di ricavi. Un obiettivo reso possibile (tanto che chiuderà il 2016 già a quota 700 milioni) da una strategia a tutto campo lungo la filiera della logistica industriale, dalla gestione dei magazzini fino alla distribuzione delle merci, che sta facendo viaggiare il motore del giro d’affari a doppia cifra. La svolta, come spesso accade nella vita, arriva da un testacoda: è il 2013 quando la società specializzata nei trasporti di collettame, dopo solo 9 mesi dal lancio, liquida il neonato corriere espresso Fex, la controllata che puntava a cavalcare la crescita dell’e-commerce nella consegna dei pacchi a domicilio. «Il segmento B2C garantisce alti volumi ma non è ancora redditizio – dice Thomas Baumgartner, presidente dell’azienda - Anzi l’aumento degli ordini online sta rendendo molto complicata la gestione dell’ultimo miglio. Perciò oggi siamo concentrati quasi esclusivamente sulla logistica per conto terzi, nella distribuzione e nel delivery a maggior valore aggiunto». Fercam si sta trasformando da società di trasporti e spedizioni in una supply chain company a tutto tondo, in grado di gestire tutta la filiera logistica delle merci. Il core busines rimane il trasporto merci che vale quasi la metà del fatturato, arricchito in questi anni dalle divisioni Ocean & Air, per le spedizioni marittime e via aereo, per conto di settori industriali quali l’automotive, l’abbigliamento e l’arredamento. Spiega Thomas Baumgartner: «Il segmento di mercato che sta crescendo di più, in termini di valore sul fatturato, è quello del contract logistics, nel quale gestiamo il magazzino delle imprese e tutta la filiera del trasporto e della distribuzione ». In Italia solo il 20% delle aziende manifatturiere affida la logistica a professionisti, perciò « i margini di crescita per il futuro sono altissimi». In sostanza Fercam si propone come un operatore integrato della movimentazione in grado di fornire servizi ad alto valore aggiunto. «Ci manca qualcosa in campo marittimo. Stiamo valutando in agenda alcune operazioni di acquisizioni». Se l’azienda altoatesina manterrà questi tassi di crescita e centrerà il traguardo potrebbe scalare la classifica per fatturato della Top ten delle imprese logistiche italiane, figurando come la prima a capitale interamente italiano e seconda solo a Dhl. «Le aziende che esportano sanno bene che la logistica è un elemento di competitività, un dato che oggi ai tempi della produzione just in time e dell’ecommerce diventa fondamentale per affrontare i mercati», chiosa ancora Baumgartner. Sul fronte B2C Fercam ha in mente ulteriori sviluppi. Non ha intenzione di rimettersi a consegnare pacchi a domicilio. Ma l’idea è di far crescere nell’e-commerce a maggior valore aggiunto un marchio già in portafoglio e ben concosciuto come Gondrand. La società è stata acquisita anni fa ed è specializzata nel segmento dei traslochi, settore che, spiega Baumgartner «Garantisce discreti margini ma soprattutto lo sviluppo di nuovi mercati trainati dal commercio elettronico». È il caso delle consegne di elettrodomestici e di mobili d’arredamento per cui entrano in gioco anche l’installazione e il ritiro, tutti servizi che a differenza delle scatole dell’e-commerce, hanno prezzi che giustificano i costi operativi. «L’e-commerce ha fatto passare l’idea che la consegna sia una commodity perciò deve essere gratuita o comunque valutata pochissimo. Preferiamo quindi rimanere nell’alto di gamma - ragiona l’ad di Fercam - Inoltre accanto agli elettrodomestici, Gondrand si occupa anche di logistica per fiere e per mostre d’arte. Si tratta di una nicchia di mercato dove però la professionalità e l’esperienza ci conferiscono un ruolo da leader». L’espansione di Fercam prevede una crescita non solo a livello internazionale, dove ha aperto sedi quasi in tutta Europa e anche in Tunisia e Marocco, ma anche dallo sviluppo di filiali in Italia. Oggi Fercam ha 80 sedi nella Penisola con circa 1.700 dipendenti diretti. E sul fronte estero il gruppo bolzanino guarda anche a possibili acquisizioni. Infine, negli scorsi mesi è nato anche il servizio intermodale ferroviario che collega l’Europa alla Cina lungo la tratta Shanghai Varsavia, un viaggio che dura circa due settimane. Un’ alternativa per quei prodotti che non possono permettersi le tempistiche del via mare, ma al contempo non possono sopportare i costi del trasporto aereo. 

 

 

Fonte: LA REPUBBLICA

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