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16 Dic 2016

ESPO esorta l'UE a fare pressioni sull'IMO affinché definisca un sistema per ottenere una riduzione delle emissioni delle navi

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Se entro il 2023 l'IMO non lo avrà realizzato, un'iniziativa dell'UE appare inevitabile.

 

L'European Sea Ports Organisation (ESPO) ha evidenziato la necessità che le modalità per ottenere una riduzione delle emissioni del trasporto marittimo siano definite e regolate a livello internazionale. All'indomani del voto della Commissione Ambiente del Parlamento europeo che ha adottato una propria risoluzione che, prendendo atto di ritardi in tal senso in ambito internazionale, prevede tra l'altro di includere dal 2023 le emissioni prodotte dallo shipping nel sistema di scambio delle emissioni europeo (EU ETS), l'associazione dei porti europei ha sottolineato che, «essendo il trasporto marittimo un'industria globale ed essendo il cambiamento climatico una sfida globale», «l'International Maritime Organization è di gran lunga l'ambito idoneo in cui affrontare il problema e trovare una soluzione».

 

«L'accordo di Parigi – ha osservato Isabelle Ryckbost, segretario generale dell'ESPO - ha inviato un segnale forte sul fatto che la cooperazione internazionale è in grado di conseguire risultati eccezionali. L'IMO – ha evidenziato - è la sede giusta per affrontare il tema delle emissioni del trasporto marittimo. Presso l'IMO e in Europa – ha aggiunto Ryckbost – c'è già consenso sul fatto che dovrebbero aumentare le pressioni sull'IMO affinché intensifichi gli sforzi e siano compiuti progressi. Sta diventando chiaro che, se entro il 2023 l'IMO non definirà un obiettivo di riduzione delle emissioni e misure per la sua attuazione, un'iniziativa dell'UE appare inevitabile. Ci auguriamo quindi – ha concluso Ryckbost riferendosi alla recente riunione del Comitato per la protezione dell'ambiente marino dell'IMO - che l'IMO dimostrerà lo stesso grado di ambizione nell'affrontare il cambiamento climatico come ha fatto relativamente al limite globale sulle emissioni inquinanti concordato lo scorso ottobre».

 

 

Fonte: INFORMARE

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