News

18 Nov 2016

La Settimana Confederale

ugge_21

 

A cura del Presidente Paolo Uggè.

 

SITUAZIONE GENERALE

 

Una buona notizia sembra arrivare dagli organismi comunitari. Il ministro Delrio ha annunciato il via libera al bonus treno tir ed al bonus mare che da tempo erano attesi. Leggeremo i contenuti della decisione che comunicheremo alle imprese interessate alle evoluzioni che si dovranno concretizzare, quasi certamente, nell’anno 2017. Attenzione perché alcuni approfittatori, travestiti da rappresentanti sindacali, stanno già contattando le imprese per assicurarsi la gestione degli sconti. Occhio perché gli sconti non divengano lo strumento attraverso il quale qualche “principe dei furbi” stabilisca un rapporto diretto con l’utenza per sostituirsi ai vettori. Sembra utilizzino persone conosciute nel settore per meglio gestire l’operazione.


La settimana ha fatto registrare alcuni eventi importanti che riguardano i rapporti con il Governo. L’Unatras ha tenuto la riunione della propria Presidenza nel corso della quale è emersa tutta l’insoddisfazione per le mancate risposte concrete ai problemi della categoria. In particolare sono stati giudicati improduttivi gli incontri e gli abboccamenti avuti in quanto nessun passo in avanti è stato compiuto. La Presidenza non ha potuto altro che assumere la decisione di inviare una lettera molto determinata al Governo con la quale si definisce una data, oltre la quale inevitabilmente scatterà l’attuazione delle decisioni già individuate. Lavoreremo tutti per raggiungere gli obiettivi evitando di innescare momenti di tensione ma occorre che da parte di chi ha assunto precisi impegni vi sia corrispondenza.


Quello che emerge è che le intese sottoscritte, non tutte di competenza del Dicastero dei trasporti, sono spesso bloccate da altri Ministeri. Questa è la ragione per la quale importanti provvedimenti sono ancora da emanare. Appare in tutta evidenza l’importanza che la trattativa  torni a coinvolgere chi ha il potere di intervento su tutti i Ministeri, anche per non scaricare responsabilità sul Dicastero dei trasporti che così si trova a dover fronteggiare ostacoli che provengono dalle burocrazie di altri Ministeri.


Un problema abbiamo dovuto gestire nel corso della settimana  relativamente al decreto fiscale che è stato approvato con voto di fiducia dalla Camera. Da alcune agenzie di stampa sembrava che la compensazione dell’accisa venisse ridotta. Grazie all’interessamento del presidente della Commissione Finanze onorevole Maurizio Bernardo e della sottosegretaria Sen. Simona Vicari, che ha fornito garanzie a nome del Governo, l’equivoco che si era creato, da interpretazioni fornite tramite stampa, è stato chiarito.

 

CLASS ACTION SUI COSTRUTTORI DI VEICOLI

 

Come più volte abbiamo ribadito la questione è seguita attentamente dalla federazione che ha voluto nella riunione di Presidenza della scorsa settimana approfondire dal punto di vista legale la questione. Insieme ad altre federazioni abbiamo deciso di avviare in questa fase una azione conoscitiva per raccogliere dati ed informazioni sulle reali possibilità di portare realmente a compimento l’azione di rivalsa. Non si riscontrano elementi che lascino intravvedere dei rischi di prescrizione e soprattutto occorre valutare se esistano quei presupposti idonei a raggiungere l’obiettivo. Non mutiamo le nostre considerazioni in merito. Continuiamo ad invitare tutti quindi a voler seguire le indicazioni che abbiamo diffuso, fermo restando la libertà di scelta di ogni impresa di intraprendere in forma autonoma una azione per ottenere il risarcimento. Ognuno è in grado di valutare attentamente ed informarsi sulla reale attività di coloro che sottopongono loro delle proposte. La questione è delicata e consigliamo le imprese di non lasciarsi abbagliare da ipotesi ardite che potrebbero rivelarsi inadeguate o, peggio ancora costose e fallaci.

 

NUOVA ORDINANZA SUI COSTI MINIMI DALLA CORTE EUROPEA

 

Ci sarà pur sempre qualcuno che cercherà di confondere le acque ma l’ordinanza della Corte di Giustizia europea non lascia spazio a dubbi, soprattutto se rapportata con il primo pronunciamento  che ha indotto il Ministero dei Trasporti ad annullare la pubblicazione dei costi minimi.


Il prezzo dei servizi di autotrasporto non può essere inferiore a costi determinati da un organismo composto principalmente da rappresentanti degli operatori economici interessati” così afferma la sentenza del 2013, ed a questa gli uffici del Ministero si sono attenuti. Ma il più recente pronunciamento sulla compatibilità dei costi della sicurezza riporta alla versione, sempre da noi sostenuta, “nulla osta a che una normativa nazionale preveda che il prezzo dei servizi di autotrasporto non possa essere inferiore a costi minimi di esercizio, purchè questi siano determinati da un’amministrazione nazionale”. Questa affermazione conferma le interpretazioni che il legale di Conftrasporto, avv. Maresca, aveva  sostenuto e modifica di molto la situazione.


Ora si riaprirà la partita? Staremo a vedere. Una cosa è certa: l’accoppiata Tar del Lazio, (la terza sezione è stata molto sollecita a decidere nel merito sui costi minimi ma non altrettanto ad entrare nel merito della norma del pezzo unico indivisibile per i trasporto eccezionale, sarebbe interessante conoscerne le ragioni), e l’Autorità della Concorrenza non hanno trovato sostegno alle loro teorie e non ne escono bene. Questo pronunciamento infatti  è nettamente  contrario alle loro tesi.

 

SIAMO ALLE SOLITE SULLE RISORSE AL TRASPORTO MERCI

 

Non so dire se per abitudine o perché convinti che ripetendo più volte la stessa bugia, anche se non in linea con la realtà, questa diventi verità ma vi sono ancora rappresentanti di Confindustria che sostengono la tesi che all’autotrasporto verrebbero trasferite troppe risorse. Questo appare su un articolo pubblicato sul Sole XXIV Ore che commenta un convegno sul trasporto ferroviario.


La presa di posizione che Conftrasporto ha assunto è leggibile sul sito nel comunicato stampa che subito ho voluto diffondere, anche per evitare che questa fuorviante ipotesi faccia strada.

 

FERCARGO CRITICA LA UE ED APPLAUDE AL MIT PER IL BONUS FERROVIA

 

Una presa di posizione del presidente Fercargo e vice pres. Conftrasporto è stata assunta in questi giorni per le lentezze degli uffici comunitari sullo sconto pedaggi che le imprese ferroviarie stanno riconoscendo dal 2015. Se la burocrazia comunitaria operasse come i collaboratori del Ministero dei trasporti italiano le imprese ferroviarie destinatarie dello sconto non sarebbero oggi in difficoltà, sostiene Laguzzi. Urge una azione molto più pressante nei confronti delle Autorità comunitarie.

 

DIVIETI DI CIRCOLAZIONE ANNO 2017

 

Nonostante le enunciazioni sulla necessità di rendere competitivo il sistema paese ribadito nei convegni (la logistica ed il trasporto ne sono la principale condizione) nella definizione del calendario dei divieti 2017 le proposte avanzate prevedono un incremento dei giorni di divieto. Una contraddizione in termini evidente che è stata contestata prontamente da Confcommercio e dalle associazioni degli autotrasportatori. Attendiamo che quelli che dissertano sui troppi trasferimenti di risorse agli operatori del trasporto su gomma, prendano posizione decisa. Noi avanzeremo delle proposte e poi valuteremo le decisioni del ministero. Il comunicato stampa diffuso è visibile sul sito.

 

A PROPOSITO DI BUGIE…

 

Alcune imprenditori vengono contattati da persone ben conosciute nel mondo dei trasporti all’evidente scopo di fornire versioni su fatti verificatisi che non hanno alcun riferimento alle verità. Noi siamo sempre tolleranti e quindi comprendiamo bene il tutto. Si sappia tuttavia che non siamo sprovveduti e che siamo in grado di fornire elementi in grado di smentire le falsità presenti in alcune ricostruzioni frutto della fantasia e forse di risentimenti personali.


Una volta per tutte, poi, ribadisco che da parte di Conftrasporto non vi è stata alcuna azione contro persone “a prescindere” ma invece la difesa di un principio etico. Mi riferisco alla nostra più volte evidenziata posizione sulla questione dei lavoratori impiegati nell’armamento. Conftrasporto ha fatto della battaglia alle forme di dumping sociale un suo modus operandi. Non ci siamo mai schierati a favore di singole imprese né contro a singole persone. Noi ci occupiamo di politica dei trasporti e sosteniamo anche rivendicazioni di natura etica perché convinti di operare a favore di un sistema che deve fondarsi sul rispetto. Con molta chiarezza, da parte nostra, si è sempre cercato di portare avanti iniziative a favore della categoria, della federazione e della strutture ad essa collegate con l’obiettivo di tutelare al meglio il bene comune. Altri forse sembrano convinti del contrario e magari agiscono più per tutelare i propri interessi personali che quelli del sistema del quale sono parte. E’ una scelta che prima o poi emergerà. Si finisca dunque di fornire ricostruzioni che nulla hanno a che vedere con le realtà, che non sono quelle sostenute.

 

IL RINNOVO DEL CCNL

 

Anche nella vicenda del rinnovo del contratto circolano notizie non in linea con i fatti. Non è stato il fronte delle imprese di autotrasporto ad abbandonare il tavolo delle trattative bensì quello che dovrebbe magari impegnarsi a trovare soluzioni compatibili con le condizioni economiche dei datori di lavoro, sempre più aggrediti da azioni di dumping sociale che si possono sconfiggere non sostenendo rivendicazioni utili solo a spingere le imprese nazionali fuori mercato, inducendole a percorrere la strada dei lavoratori in “affitto” oppure a delocalizzare. E’ necessario invece cercare risposte a temi come legalità, concorrenza sleale e rispetto di tutti gli operatori.


Una riunione interna si terrà nei prossimi giorni ed affronterà l’argomento “rinnovo Ccnl”.

 

A RIMINI UN CONVEGNO ALBO GESTORI RIFIUTI. SISTRI SIAMO ALLE SOLITE.

 

Da qualche anno Conftrasporto è in prima linea a combattere una battaglia sul Sistri. Comunicati stampa, relazioni, incontri, pagine sui giornali, cause legali, interrogazioni parlamentari. Possiamo dire senza tema di smentite di aver fatto la nostra parte, anche riuscendo a bloccare azioni portate avanti da qualche dirigente che, non in linea con gli interessi della categoria (qualcuno se lo dovrebbe ricordare) si muoveva in senso sbagliato. I risultati sono arrivati soprattutto perché il Governo ha scaricato il tutto sulle spalle dei nostri operatori. Anche al convegno di Rimini non si sono fatti passi in avanti, come risulta dalla breve sintesi che Maurizio Quintaiè a nome di Conftrasporto, presente nell’occasione ha redatto e che riportiamo di seguito.

 

Nell’ambito della fiera Ecomondo di Rimini della scorsa settimana, si è tenuto il  Convegno dell’Albo gestori ambientali, nel quale siamo intervenuti come Conftrasporto, con il nostro rappresentante nel Comitato Nazionale, dr. Maurizio Quintaiè.


Nell’intervento abbiamo evidenziato come, con le ultime delibere del Comitato di luglio 2016, sia ormai pienamente operativo l’obbligo del vettore estero di iscriversi nel nostro Albo nazionale, nella nuova categoria 6, dimostrando gli stessi requisiti (capacità finanziaria, veicoli periziati, disponibilità di personale) e condizioni imposte al trasportatore italiano, che per tanti anni avevamo richiesto di equiparare.


Sulle nuove verifiche, iniziali e periodiche, al responsabile tecnico (che dalla prossima primavera sostituiranno il precedente sistema dei corsi di formazione abilitanti), abbiamo infine riepilogato la nostra posizione che richiede una definizione esatta dei compiti e delle attività che deve svolgere il responsabile tecnico; la necessità che le verifiche siano efficaci e funzionali nell’accertare le competenze di quest’ultimo ed infine una concreta limitazione del numero dell’assunzione degli incarichi, che non consenta ulteriormente ad un solo soggetto di svolgere la funzione per decine e decine di imprese contemporaneamente.


Nessuna novità è invece emersa sul SISTRI. Ne il Ministero dell’Ambiente, ne il soggetto aggiudicatario della gara svolta lo scorso anno (un’ATI tra TIM, Almaviva ed Agriconsulating) hanno comunicato modifiche o variazioni alla disciplina attuale. Per cui è verosimile che, ancora per il 2017, si continui con il sistema del “doppio binario” (formulario e registri cartacei, insieme alle schede SISTRI in bianco) e con il rinvio di un altro anno delle sanzioni per mancata applicazione del SISTRI.

 


MODIFICHE CDS

 

Si riparte con le modifiche al Codice della strada. L’occasione per cambiare una volta per tutte le norme che regolamentano i trasporti eccezionali non può essere persa e noi ci impegneremo in tal senso.. Altrettanto occorrerà eliminare le normative che ancora inspiegabilmente privilegiano i vettori esteri (l’ultimo esempio segnalato da Strada Facendo che riguarda il conducente rumeno che ha imboccato l’autostrada della Cisa in senso inverso al senso di marcia è inaccettabile). Ma vi sono anche le “furbate” sull’immatricolazione delle targhe bulgare che di fatto danneggiano lo Stato italiano (minori entrate) e rende impossibile applicare le sanzioni. Possibile che parliamo tanto di sicurezza e poi lasciamo aperte falle così evidenti? 

 

Alla prossima.

 

Paolo Uggè

 

 

Fonte: CONFTRASPORTO

GEP Informatica
Verizon Connect
Grimaldi Group
sogedim
Logistica Integrata
SP TRANS
Aziende Green su Transportonline
TN Trasporto Notizie