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02 Nov 2016
E’ stato pubblicato, sulla Gazzetta Ufficiale del 27 ottobre scorso, il Decreto Ministeriale a firma del Ministro del lavoro Poletti che rende operativa la disposizione contenuta nel decreto legislativo 17 luglio 2016, n. 136 recante l'attuazione della direttiva 2014/67/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 15 maggio 2014, concernente l'applicazione della direttiva 96/71/CE relativa al distacco dei lavoratori nell'ambito di una prestazione di servizi.
Si tratta – e ciò spiega perché abbiamo assai insistito con il Governo affinché la pubblicazione del Decreto operativo avvenisse – di una prima arma che potrà servire ad evitare il fenomeno del cosiddetto “dumping trasnazionale” ovvero la concorrenza sleale realizzata attraverso l’abbattimento artificiosodei costi di trasporto realizzato con l’utilizzo spregiudicato dello strumento del distacco trasnazionale.
Si tratta, a ben vedere, di un primo passo nella lunga strada tesa ad assicurare che siano salvaguardati i diritti e le condizioni di remunerazione complessiva dei lavoratori che, da Paesi dove il salario e gli oneri sociali sono normalmente assai più bassi che in Italia, vengono distaccati nel nostro Paese e che, in mancanza di una adeguata normativa di sostegno, finirebbero per essere condannati ad una minore retribuzione pur svolgendo il medesimo lavoro dei loro colleghi residenti in Italia.
Occorre dire che si tratta soltanto di un primo passo e, per giunta, assai stentato.
Il decreto ministeriale definisce gli standard e le regole per la trasmissione telematica delle comunicazioni al Ministero del Lavoro, introducendo un nuovo modello denominato “UNI_Distacco_UE”, aggiornato periodicamente con decreto direttoriale e disponibile sul sito del Ministero del Lavoro.
Il decreto è corredato di 3 allegati:
Dicevamo che si tratta, certamente, di un passo in avanti, ma di un passo assai stentato. E ciò per due buone ragioni:
Nonostante, infatti, il Decreto imponga una preventiva comunicazione, da parte dell’impresa distaccante, alle autorità italiane, tale da evidenziare la regolarità del trattamento del lavoratore distaccato, è peraltro vero che ciò non comporta alcun obbligo di mantenere nel camion la prova dell’avvenuta comunicazione, cosicché l’agente che dovesse fermare per un controllo l’autista distaccato, non avrebbe alcuno strumento per poter contestare l’eventuale mancata comunicazione, a meno di non “sequestrare” per qualche ora il malcapitato in attesa che l’INPS, eventualmente, riesca a comunicare la regolarità o meno della situazione del lavoratore…..
a) condizioni di lavoro e di occupazione applicabili ai lavoratori distaccati in Italia;
b) contratti collettivi applicabili ai lavoratori distaccati in Italia, con particolare riferimento alle tariffe minime salariali e ai loro elementi costitutivi, al metodo utilizzato per calcolare la retribuzione dovuta e ai criteri per la classificazione del personale;
c) procedure per sporgere denuncia, nonché la disciplina in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro applicabile ai lavoratori distaccati;
d) soggetti a cui i lavoratori e le imprese possono rivolgersi per ottenere informazioni con riferimento ai diritti e agli obblighi derivanti dalle disposizioni nazionali.
È evidente che fintanto che tali dati non saranno di dominio pubblico, sarà difficile poter perseguire le aziende che utilizzano in modo fraudolento l’istituto del distacco trasnazionale e, invece, si metterà in estrema difficolta quelle numero aziende straniere oneste, che utilizzano in modo trasparente i lavoratori distaccati.
Sono settimane e settimane che i nostri colleghi dell’UETR ci tempestano di mail per conoscere come regolarsi e le loro domande sono tutte assai semplici:
Ci dispiace dover riconoscere che, in attesa dell’incontro con il Ministero del lavoro che la Sottosegretaria Vicari si è impegnata a facilitare, a queste domande noi non sappiamo ancora dare risposta.
Alla faccia dei francesi che, quando hanno deciso di fare sul serio contro il bagarinaggio internazionale, sono riusciti, in poche settimane, a metter su un sistema assai efficace e che, forse, avremmo dovuto limitarci, semplicemente, a copiare.
Fonte: ASSOTIR