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08 Lug 2016

La Settimana Confederale

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A cura del Presidente Paolo Uggè.

 

SITUAZIONE GENERALE

 

Si è sbloccata, con la firma del Decreto di riparto per l’autotrasporto da parte del Ministro Padoan, la situazione di stallo che aveva impedito, fino ad oggi, l’assegnazione delle risorse. Tre questioni restano aperte e riguardano i contributi per il ferro bonus,  in via di soluzione, il bonus mare, per il quale si è in attesa del via libera a livello comunitario e la defiscalizzazione per il personale che opera all’estero. Il nuovo testo predisposto dal Ministero è anch’esso all’esame delle Autorità comunitarie prima di inserirlo in un indispensabile nuovo provvedimento di Legge. Un incontro è stato convocato per il 20 luglio p.v dal sottosegretario delegato.

 

DELEGA PER INCENTIVI ALL’ARMAMENTO

 

Sono iniziati gli incontri al Ministero dei Trasporti per la definizione delle normative connesse all’utilizzo dei benefici pubblici per il settore dell’armamento. Il Parlamento ha approvato una delega ben definita per la quale gli interventi  devono prevedere l’utilizzo del personale comunitario a bordo delle navi. E’ questa una querelle che vede contrapposte due filosofie. Quella di Conftrasporto e di Fedarlinea, favorevoli al testo approvato dal Parlamento, e quella sostenuta da Confitarma che lo contrasta. Stupisce nella vicenda il comportamento del rappresentante del Governo che è arrivato a sostenere che il Parlamento avrebbe approvato una norma, impossibile a rispettarsi, solo per dare un contentino alla categoria. Se così fosse il Parlamento si sarebbe preso gioco degli operatori ed il Ministero si sentirebbe autorizzato a far passare il tempo per far decadere la delega  che scade il 31 luglio. Una posizione che ci vede profondamente contrari, che contestiamo con forza e che, se confermata, metterebbe in difficoltà non solo lo stesso Ministro Delrio, ma anche la Presidenza del Consiglio. Nella vicenda non è difficile, infatti, constatare l’assonanza  on il presidente di Confitarma che in una nota stampa ha sostenuto l’esclusiva competenza del Dicastero dei Trasporti. Nulla da eccepire sulla professionalità dei dirigenti ministeriali. Non vogliamo neppure pensare che il presidente di Confitarma  intendesse sostenere l’incompetenza dei parlamentari che approvarono le norme in questione. Non intendiamo commentare le reali competenze di chi il Ministero lo rappresenta ma prendiamo atto anche se Il tutto ci pare tuttavia singolare. Il Parlamento vuole salvaguardare le imprese nazionali che danno occupazione ai lavoratori comunitari. Mettere in dubbio la scelta nel momento in cui il Governo, nella sua massima espressione, è impegnato ad incrementare il livello occupazionale, rischia di minarne la credibilità. 

 

Non ci sfugge che nella situazione complessa che le forze politiche stanno vivendo tutto è possibile. Ripeto noi abbiamo fatto una battaglia per l’armamento italiano e per i lavoratori. Non abbiamo certo intrapreso “guerre contro qualcuno a prescindere ma a favore di un sistema”.

 

Conftrasporto/Confcommercio ha difeso e continuerà a sostenere gli interessi dell’Italia e ne è orgogliosa comunque.

 

MISURE ANTI DUMPING

 

Si rafforza l’attenzione della Conftrasporto sulla questione legata all’entrata in vigore delle norme che in alcuni Paesi sono state assunte per contrastare i fenomeni di dumping sociale e di abusivismo nelle operazioni di cabotaggio.

 

Presto presenteremo una proposta al Ministro Delrio per ottenere l’introduzione di simili disposizioni. La delicatezza della materia è tale che richiede degli adeguati approfondimenti e per questo alcune riunioni sono già state messe in calendario. Sappiamo anche che gli interessi in campo sono diversi e per questo, pur non condividendone il metodo, comprendiamo le invasioni di campo di chi sostiene l’opportunità di assumere una posizione contrastante la normativa francese. Riteniamo sia nostro compito precipuo la difesa dei nostri operatori e per questo opportuno richiedere al Governo italiano l’introduzione di una misura omogenea. Poi si potrà discutere; ma intanto tuteliamo la gran parte degli operatori nazionali.

 

La Conftrasporto, anche in questa vicenda, è intervenuta tempestivamente sia informando le imprese con precise circolari sia con pubbliche prese di posizioni, che con apposite riunioni. Invitiamo tutti a voler partecipare attivamente alle iniziative che assumeremo, iniziando con il documentarsi  sulle evoluzioni.

 

ENTRATA IN VIGORE DELLA SOLAS

 

A Roma una fregatura si definisce “sola” ed è quanto sta avvenendo per gli operatori del settore containers che si trovano a dover fronteggiare normative diverse nei singoli porti. La Federazione ed il vice presidente Satini seguono attentamente le evoluzioni sia a livello nazionale che nelle realtà territoriale coinvolte. Nell’invitare a far pervenire segnalazioni sui vari sviluppi (la situazione non risulta essere omogenea nel Paese) assicuriamo l’attenzione della Conftrasporto, unitamente agli adeguati interventi che dovessero rendersi necessari a livello di Ministero.

 

NCC TRE SENTENZA DEL CONSIGLIO DI STATO

 

Pur con il dovuto rispetto che si deve alle decisioni della Magistratura non ci sentiamo di condividere in alcun modo i recenti pronunciamenti del Consiglio di Stato che ha considerato valide le disposizioni che in alcuni regolamenti comunali sono previste in applicazione dell’articolo di legge 29,1.quater. Vogliamo in tutta franchezza credere che sia ancora il Parlamento il depositario del potere di legiferare. Ebbene in questo caso il Parlamento con norma di legge ha posposto l’entrata in vigore del suddetto articolo, proprio tenendo conto dell’ottusità della sua formulazione. Rammento che la stessa Autorità dei trasporti si è pronunciata sostenendo l’inadeguatezza della norma. Il Consiglio di Stato invece ha emanato tre sentenze che, senza ombra di dubbio, aumenteranno la confusione. Occorre anche osservare che il Parlamento, sta per approvare una delega al Governo per semplificare la complessa e delicata materia. Il pronunciamento del Consiglio di Stato appare dunque inadeguato oltre che portatore di tensioni. E’ pur vero che lo stato di incertezza che coinvolge numerosi operatori  poteva essere evitato soprattutto se da parte dei Governi si fosse affrontata e definita l’intera questione. Così non è accaduto. Non a caso la norma del 29,1. quater risale infatti al 2008 ed ogni anno ne è stata prorogata l’entrata in vigore senza mai trovare il modo di intervenire in modo razionale. Poi ci si meraviglia della sfiducia negli uomini che operano nelle Istituzioni!

 

ALCUNE SENTENZE SUI TEMPI DI RIPOSO DEFINISCONO I LIMITI DELLA RESPONSABILITÀ

 

L’ultima sentenza in ordine di tempo è del giudice di Ragusa, che riconosce il principio già presente in altre sentenze in materia di responsabilità oggettiva delle imprese sulle infrazioni in materia di tempi di guida e riposo. Lo studio Tomasi di Sondrio, a noi collegato, ha ottenuto più volte pronunciamenti favorevoli alle imprese.

 

Se l’impresa ha fatto quanto era in sua disponibilità per evitare che il conducente commettesse infrazioni non può essere giudicata responsabile. Il giudice di Ragusa ha ribadito che la sanzione all’azienda non si debba applicare automaticamente ma solo dopo una verifica dell’Ispettorato del Lavoro che deve accertare se siano state messe in atto le precauzioni necessarie da parte dell’impresa.

 

PRONTO IL PARERE SULLA RIFORMA PORTUALE

 

E’ stato approvato il parere sulla riforma portuale con alcune condizioni. I rilievi puntano a prevedere l’inserimento delle categorie rappresentative presenti ed operanti nelle realtà portuali. I pareri delle Commissioni non sono tuttavia vincolanti e quindi non intravvediamo rischi di nuovi stop.


L’unico reale nuovo blocco potrebbe derivare dalla bocciatura del referendum che toglie  poteri alle regioni. Ad oggi i temi portuali e dei trasporti sono ancora in capo alle stesse. Alla luce delle fibrillazioni di natura politica non è da escludere un nuovo ricorso alla Suprema Corte da parte di qualche Regione.

 

ASSEMBLEA UNRAE

 

Alla presenza del Ministro Delrio e del presidente del Censis si è svolta l’assemblea di Unrae, l’associazione delle case costruttrici estere. Il Ministro e il professor De Rita nell’ affrontare il tema del cambiamento che in modo evidente riguarderà anche il settore dell’auto e della mobilità più in generale, hanno evidenziato la necessità che per meglio accompagnare il cambiamento sia necessario semplificare la rappresentanza. Un argomento da noi ripreso più volte.

 

ASSEMBLEA ASSOCOSTIERI

 

L’associazione uscita da Confindustria e aderente alla Confcommercio ha tenuto la propria assemblea nella giornata di mercoledì. Assocostieri è una realtà di operatori che gestisce i depositi  e sono parte del sistema portuale la cui consistenza  si va rafforzando all’interno di Confcommercio. Le sinergie con le altre modalità e la necessità di portare avanti in modo sistemico il rafforzamento dei rapporti è stata sottolineata nel mio intervento e condivisa dagli operatori i presenti.

 

SVILUPPI ASSOCIATIVI IN ARRIVO?

 

Avevamo posto la questione degli sviluppi associativi qualche settimana fa. Dicevamo allora quanto fosse importante avviare un confronto per dare vita ad una realtà che sapesse rappresentare in modo coeso i temi legati alla mobilità, logistica e trasporti. Le affermazioni sulla semplificazione della rappresentanza  si collocano nella direzione anzidetta. Così come le notizie che sono apparse su alcuni organi di informazione che annunciano possibili disdette associative da parte di federazioni che sono parti importanti del mondo della logistica. La stessa iniziativa assunta da Confindustria sulla logistica del mare e  terrestre si pone nella direzione della semplificazione. Noi continuiamo a ritenere che logistica e trasporti siano parte del mondo del terziario e quindi la scelta non possa che avere come approdo la casa comune che si sta consolidando nella più significativa rappresentanza del terziario. Ognuno rimane libero di pensarla come meglio ritiene (ricordiamo tuttavia quanto i committenti abbiano sempre preferito la ricerca del minor prezzo anziché la qualità e la funzionalità dei servizi) ma indubbiamente le annunciate evoluzioni metteranno la presenza di realtà che non essendosi sapute rinnovare si trovano ora in stato di difficoltà.

 

INCONTRO COMMISSIONE SICUREZZA STRADALE

 

Presentati i risultati sulle attività di controllo e sui primi effetti che stanno producendo le nuove normative sull’omicidio stradale. Dalle rilevazioni occorre evidenziare come le infrazioni sull’articolo 46Ter riguardante l’obbligatorietà della documentazione a bordo nel trasporto internazionale stia funzionando egregiamente. Una piccola soddisfazione che dimostra quanto il lavoro delle federazioni sia adeguato a tutela gli interessi delle imprese regolari. Sull’omicidio stradale esce anche una prima conferma sulla inadeguatezza della norma come Conftrasporto aveva evidenziato. Seguirà la circolare circostanziata da parte degli uffici.

 

ATTIVITÀ ASSOCIATIVE

 

In settimana sono proseguite le riunioni in preparazione del forum di Cernobbio del 24 e 25 ottobre. Così come rammentato nel corso dell’ultimo Consiglio Fai chi volesse partecipare si affretti a prenotare , onde non ripetere quanto successo nella scorsa edizione. Martedì riunione sul cabotaggio al Ministero e per il registro internazionale per i trasporti marittimi; mercoledì incontro con Anita per la situazione dei trasporti internazionali; giovedì Commissione della sicurezza stradale con gli ultimi dati elaborati ed incontro sul contratto di lavoro.

 

Alla prossima.

 

Paolo Uggè

 

Fonte: CONFTRASPORTO

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