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06 Giu 2016
ERKRATH – Per molti è una parola esotica, legata a doppio filo ad un'idea di illegalità. Con questo termine, si intende la prestazione di servizi di trasporto all'interno di un paese da parte di un'azienda straniera: si tratta del cabotaggio, una pratica, nei fatti, molto diffusa. Il tema è al centro di un acceso dibattito, con pareri discordanti a seconda degli interessi in gioco. Il cabotaggio legale, tuttavia, non è materia da apprendisti stregoni.
Il fine e l'utilità del cabotaggio nel traffico merci su strada dovrebbe infatti essere evidente: basti guardare l'ultimo studio della Commissione Europea del 2014. Secondo questo studio, infatti, circa il 25% di tutti i camion circolanti in Europa viaggia a vuoto. Il trasporto in regime di cabotaggio, dunque, può permettere di ottimizzare lo sfruttamento dei mezzi. La scarsa conoscenza delle normative in materia e la mancanza di contatti all'estero rappresentano però dei possibili ostacoli per molte imprese di trasporti. Le opportunità di trovare incarichi adatti, invece, non dovrebbero mancare grazie a piattaforme di trasporto ampie e di portata internazionale, come TimoCom, dove ogni giorno vengono pubblicate fino a mezzo milione di offerte di carichi e mezzi.
Perché il cabotaggio è utile
Con una quota del 2,5%, i trasporti di cabotaggio rappresentano solo una minima parte dell'intero volume di traffico nell'UE, ma fanno parlare di sé soprattutto come oggetto di controversia. In Germania, ad esempio, il settore lamenta spesso la carenza di controlli sui trasporti di cabotaggio illegali. Tuttavia, questa affermazione è stata confutata dal Presidente del Bundesamt für Güterverkehr (BAG, l'Ufficio federale per il trasporto merci) Andreas Marquard in una recente intervista del Deutsche Verkehrs-Zeitung (DVZ, n. 26 di aprile 2016). In Germania, solo nel 2015, sono state elevate multe per ben 650.000 €. Secondo Marquardt, i committenti dei trasporti di cabotaggio sono principalmente spedizionieri e aziende di produzione e commercio dell'Europa dell'ovest, che si affidano alle flotte delle proprie controllate estere. Nel 2013, la Gran Bretagna ha deciso un allentamento sulle norme in materia di cabotaggio nell'ambito dei trasporti su strada allo scopo di superare le carenze di mezzi disponibili.
L'esperienza dimostra, tuttavia, che molti fornitori di servizi di trasporto evitano di accettare incarichi di cabotaggio per non incorrere in possibili violazioni e, quindi, multe o altre complicazioni. Non è sufficiente conoscere il Regolamento UE 1072 del 2009, che disciplina i trasporti di cabotaggio. Si devono osservare, infatti, anche le disposizioni del rispettivo paese sull'esecuzione di tali incarichi.
Norme vigenti e possibilità
Per l'intero spazio economico europeo vale quanto previsto dal Regolamento UE N. 1072/2009 Articolo 8, Paragrafo 2, ossia che l'operatore di trasporto, dopo avere scaricato la merce nell'ambito di un trasporto merci transfrontaliero, è autorizzato a effettuare nello stato membro in oggetto ancora tre trasporti di cabotaggio nei successivi sette giorni.
Esempio di trasporto di cabotaggio nell'UE: un'impresa italiana ottiene l'incarico di trasportare un carico da Verona a Innsbruck, in Austria. Mentre cerca un carico di ritorno adatto, l'azienda di trasporti trova, grazie alla piattaforma di trasporti di TimoCom, una serie di interessanti incarichi successivi: ad esempio, un viaggio da Innsbruck a Rosenheim, da Rosenheim a Salisburgo, da Salisburgo a Linz.
Un'altra possibilità è eseguire un unico trasporto di cabotaggio in un paese di transito anziché tre nello stesso paese estero. Esempio: Il conducente in arrivo dall'Italia effettua un trasporto transfrontaliero dall'Italia all'Ungheria. Dopodiché, accetta un incarico di cabotaggio sul territorio austriaco, da Graz a Vienna. Il carico di ritorno da Vienna a Venezia sarà valido quindi come nuovo trasporto merci transfrontaliero.
Suggerimenti e consigli
È importante che il conducente abbia sempre con sé un documento che attesti che prima del trasporto di cabotaggio ha effettuato un trasporto transfrontaliero. Tenere anche presente che la lettera di vettura vale come giustificativo per la prestazione di un unico trasporto di cabotaggio. Questo è determinante perché può succedere che un mezzo consegni tre carichi distinti nello stesso punto di scarico associati ad un diverso documento di trasporto per ciascuno di essi. In un caso del genere, il limite per i servizi di trasporto consentiti è esaurito e non è più possibile eseguire altri trasporti di cabotaggio. Regole apparentemente facili da ricordare
Le difficoltà nell’interpretazione del cabotaggio insorgono, in genere, a causa delle diverse norme nazionali in vigore nei singoli paesi. Con esse si intendono in particolare le disposizioni che regolano il contratto di trasporto o i tempi di guida e di riposo, che creano non pochi grattacapi agli operatori di trasporto meno informati. In Francia o Belgio, ad esempio, non si possono trascorrere nella cabina di guida i periodi di riposo settimanali previsti; in caso contrario, le sanzioni pecuniarie sono molto elevate e si può giungere persino alla reclusione. Ciò ha come conseguenza il fatto che nei fine settimana sul lato tedesco della zona di confine con il Belgio e la Francia ci sia grande scarsità di parcheggi. Inoltre, in Germania, Austria, Norvegia o (dall'01.07) in Francia, il salario minimo previsto nei vari paesi si applica anche ai trasporti di cabotaggio.
Opportunità nonostante i rischi
Norme complesse e multe salate ostacolano l'uso intelligente del parco mezzi. Sia all'UE che ai singoli Stati membri dovrebbe stare a cuore adoperarsi affinché siano evitati i viaggi a vuoto e, con essi, anche il traffico e il consumo di carburante che ne derivano. Per creare migliori condizioni generali a favore del cabotaggio, sarebbe opportuno armonizzare anche altre norme, come le disposizioni in materia di previdenza dei lavoratori, la tassa sugli autoveicoli, ecc. Nonostante la mole di leggi da osservare, il settore dei trasporti, uno dei più internazionali, non sarebbe concepibile senza i trasporti di cabotaggio. Le aziende di trasporti non dovrebbero temere gli incarichi di cabotaggio, ma informarsi adeguatamente e sfruttarne tutte le potenzialità commerciali.
Fonte: TIMOCOM