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20 Mag 2016
PARMA - Al termine di delicate indagini i carabinieri parmigiani hanno arrestato cinque 30enni tra cui quattro moldavi e un rumeno, tutti residenti in città e specializzati nel furto di carburante da mezzi pesanti parcheggiati all'interno di aziende di autotrasporti.
Tanto il gasolio quanto la nafta venivano poi immessi sul mercato nero e venduti a prezzi assolutamente concorrenziali a una rete di ricettatori. Uno di loro è finito in carcere, gli altri quattro sono invece ai domiciliari.
I malviventi erano allenati e bravi nello svuotare i serbatoi nel minor tempo possibile. Tutti pregiudicati e disoccupati, facevano parte di una banda che già nel 2013 aveva visto finire in manette altre tre persone - anche in quel caso dell'Est Europa - dopo essere state colte in flagranza di reato mentre "alleggerivano" i serbatoi di alcuni mezzi all'interno di una ditta in città. Le indagini erano proseguite per risalire agli altri membri, dal momento che nonostante quegli arresti il sodalizio avevano continuato a compiere raid: ben 13 i colpi accertati nel parmense tra marzo a maggio 2013 con ben 8.500 litri di carburante sottratti oltre a due auto.
Su richiesta della procura di Parma, il gip ha spiccato gli ordini di custodia cautelare eseguiti dai militari nei giorni scorsi. Tra il materiale sequestrato nel corso delle perquisizioni c'è anche un "jammer", un potente strumento che serve a mandare in tilt gli apparecchi elettronici nel raggio di un centinaio di metri e utilizzato dalla banda per mettere fuori uso allarmi e cellulari durante i raid. L'operazione ha poi permesso di rinvenire anche 400 litri di carburante rubato.
Come detto, una volta rubati, diesel e nafta venivano rimmessi sul mercato e venduti a titolari di officine ma anche a privati. Per questo, sono state denunciate per ricettazione 12 persone, tra cui 3 italiani e 9 dell'Est Europa.
Fonte: PARMAONLINE