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05 Mag 2016
Si è sempre detto che il futuro dell’aeroporto D’Annunzio di Montichiari, Brescia, sta nel trasporto merci più che nei passeggeri. Il 2015 ha visto una contrazione del 26 per cento dei voli cargo. Ma nei prossimi giorni i soci bresciani dello scalo attendono da Verona il piano industriale di rilancio, al quale contribuiranno anche economicamente, versando 6 milioni di euro.
Etihad sceglie chiari, Arena: «Non è una perdita»
Nel frattempo però arriva la notizia che Etihad (la compagnia area degli Emirati Arabi socia al 49% di Alitalia) ha scelto lo scalo di Parma come suo hub per il cargo merci. Il presidente di Catullo, Paolo Arena, non ne fa un dramma: «Non implica alcun danno per Montichiari. Noi stiamo lavorando sodo allo sviluppo del D’Annunzio». Che il 2016 sia un anno di svolta per lo scalo bresciano viene confermato anche dal presidente della Provincia (socia di Catullo con il 21,%), Pierluigi Mottinelli: «Catullo nelle prossime ore definirà il piano industriale su Montichiari,il cui futuro si innerverà sul cargo. Si stanno progettando tratte particolari e dedicate. Mi aspetto un grande sviluppo, i cui protagonisti saranno Catullo, Save e ABeM, che stanno lavorando alla nuova compagine di riferimento. Domani (oggi per chi legge, ndr ) sarò a Roma dal ministro Delrio per approfondire le strategie connesse allo scalo». Sull’accordo di Etihad con Parma Mottinelli ha le idee chiare: «Nei piani di rilancio su cui abbiamo ragionato con Catullo Etihad non è mai stata elencata. Non era un’opportunità che si profilava per Montichiari».
Parla invece «di grande occasione persa» Giorgio Bontempi, ex consigliere provinciale della Lega, nel cda di Catullo dal 2009 al 2014: «vedere che Etihad se ne va a Parma, dove la pista è più corta e le possibilità di volo sono più ridotte che a Montichiari mi rammarica moltissimo, così come mi ha rammaricato che il nostro scalo non sia stato scelto da Dhl. Si sarebbero creati molti posti di lavoro. Ho massima stima del presidente Arena, di Bonometti, Ambrosi e Campana: spero che possano trovare quel gioco di squadra che farebbe il bene del territorio».
Bettinsoli: «Per Montichiari manca una strategia»
Critico anche Vigilio Bettinsoli, ex presidente dell’aeroporto D’Annunzio (e oggi responsabile provinciale del dipartimento infrastrutture per Forza Italia): «Manca una strategia e un interesse generalizzato al rilancio dell’aeroporto. La grande assente, nel ruolo di ente coordinatore, è purtroppo la Regione, concentrata solamente su Malpensa e Linate». L’affondo più pesante viene dal responsabile regionale Trasporti di Legambiente, Dario Balotta: «Montichiari dispone di strutture merci in grado di movimentare 150mila tonnellate l’anno ed è già operativo in questo settore. Cosa, se non la poco affidabile gestione politico-amministrativa, può aver tenuto lontano investitori così importanti? Il rilancio del D’annunzio passa solo da una gara europea, in cui la concessione venga messa all’asta per assicurarsi la partecipazione dei migliori players internazionali». Ma va ricordato che la concessione ministeriale è andata alla Catullo e Sacbo ha ritirato il suo ricorso alla Corte di giustizia Ue. Leggi tutta la notizia