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18 Apr 2016
TRENTO. Nel 2015 sono transitati attraverso il valico del Brennero oltre 2 milioni di mezzi pesanti. Una cifra che evidenzia quanto sia urgente incrementare il trasferimento del traffico delle merci e delle persone dalla strada alla ferrovia. Il tunnel di base del Brennero, una volta terminato, sarà di grande aiuto, ma dovrà essere affiancato da una serie di azioni che rendano competitivo il trasporto intermodale. E’ stato questo il tema al centro del convegno, promosso dalla Provincia e dalla Comunità d’Azione per la Ferrovia del Brennero, su cui ieri a Trento si sono confrontati istituzioni e operatori del settore.
«Avere una nuova infrastruttura e normative omogenee è importante ma non è sufficiente», ha spiegato l’assessore provinciale alle infrastrutture Mauro Gilmozzi. «Dobbiamo lavorare insieme in una logica di sistema, per armonizzare le politiche europee, nazionali e locali, per migliorare la sostenibilità ambientale del trasporto e per garantire l’interoperabilità delle strutture ferroviarie e dei sistemi di sicurezza. Solo individuando efficaci prospettive di sviluppo del trasporto ferroviario riusciremo a rendere effettivo il trasferimento del traffico, soprattutto merci». «Lavoriamo ad un'opera di grande rilievo per il settore del trasporto», ha sottolineato Ezio Facchin, commissario governativo per il corridoio del Brennero. Il governo intende accelerare sulle tratte sud del tunnel pur dovendo analizzare con grande attenzione la portata economica degli interventi». Dagli operatori privati, fra cui Arcese Trasporti, Rail Traction Company, Treintalia e Kombiverkehr, è arrivata anzitutto la richiesta di regole e leggi omogenee a livello europeo: «Se il treno vuole essere competitivo occorre ampliare la rete dei terminali e aumentare la massa rimorchiabile da 1.600 a 2000 tonnellate».
Fonte: TRENTINO