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23 Mar 2016

20 milioni di euro per potenziare il trasporto merci su rotaie nella zona industriale

TRASPORTO_INTERMODALE_MASSA

 

Già finanziati i tre binari al porto.

 

Massa - Nuovo incontro a Firenze sul protocollo di intesa per il rilancio della zona industriale apuana: i delegati di regione, provincia e comuni, insieme all’Autorità Portuale hanno sottoposto ai vertici di Ferrovie dello Stato tre progetti per il potenziamento della rete locale per il trasporto di merci, con opere per un valore che supera i 20 milioni di euro. Infrastrutture per ripartire. Il rilancio della zona industriale apuana passa, infatti, anche attraverso il potenziamento della rete ferroviaria destinata alla movimentazione delle merci tra le aziende del territorio, il porto di Marina di Carrara e la stazione ferroviaria“Massa Zona Industriale”.

 

È questo il messaggio che hanno lanciato ai vertici di Ferrovie dello Stato i sindaci di Massa e di Carrara, Alessandro Volpi e Angelo Zubbani, il presidente dell’Autorità Portuale Francesco Messineo e il capo di gabinetto della Provincia, Norberto Petriccioli, in occasione del tavolo per il protocollo di intesa sulla zona industriale presieduto dall’assessore regionale alle Infrastrutture Vincenzo Ceccarelli.

 

Per l’occasione, all’amministratore delegato di Rfi Maurizio Gentili sono stati sottoposti due studi di fattibilità e un progetto definitivo per la realizzazione di tre interventi di potenziamento della rete ferroviaria della Zona Industriale per un valore complessivo, dicevamo, di oltre 20 milioni di euro. Non due, ma tre binari. «L’intervento che si trova nella fase più avanzata, e per cui sono già state stanziate le risorse economiche, riguarda la triplicazione dei binari all’interno del porto di Marina di Carrara» ha spiegato il presidente dell’Autorità Portuale Francesco Messineo, precisando che il suo ente, insieme al ministero dei Trasporti, ha già messo a disposizione per la realizzazione di quest’opera, ben 3.1 milioni di euro. I soldi, quindi, già ci sono e il progetto esecutivo è adesso in fase di stesura e prevede di portare da due a tre i binari interni allo scalo portuale, prolungandone la lunghezza dagli attuali 900 metri a 2700 metri.

 

«Questo permetterà di far entrare in porto un numero maggiore di treni e di movimentare su rotaia ancora più merci» ha aggiunto il presidente Messineo anticipando che il “nuovo” operatore dello scalo apuano, il gruppo Grendi, ha manifestato la volontà di spostare su rotaia parte dei traffici che attualmente viaggiano su gomma.
Riqualificare il raccordo. Sempre nell’ambito di questo intervento, con un’opera da 2 milioni di euro ma ancora da finanziare, è stata proposta la riqualificazione del raccordo “Massa Zona Industriale” e la realizzazione dei passaggi a livello presso tutti gli attraversamenti con la rete stradale del territorio. Le altre due opere presentate ai vertici di Rfi sono ancora nella fase degli studi di fattibilità.

 

La rete a monte. Un primo intervento riguarda il potenziamento della rete ferroviaria a monte della stazione “industriale” dove diverse aziende - molte delle quali situate sull’asse della via Aurelia - chiedono di poter usufruire del trasporto su rotaia.  L’Autorità Portuale ha così pensato di usare i binari un tempo collegati alla stazione di Carrara e “allacciarli” a quella della Zona Industriale, in un’operazione del valore di circa 6,7 milioni di euro. L’altra opera prevede, invece, la trasformazione dei binari dello “scalo pubblico” della stazione industriale - oggi inutilizzati - in una piattaforma di carico/scarico per le aziende, creando così un “mini-interporto” che potrebbe essere realizzato con un investimento di dieci milioni di euro.

 

La posizione di Rfi. Sulle ultime due proposte, Rfi ha chiesto di realizzare un’indagine preliminare per sondare quante aziende fruirebbero delle nuove infrastrutture e quante merci potrebbero essere così dirottate al trasporto su rotaia. Alla luce di questa valutazione, Autorità Portuale e Assindustria lanceranno un appello alle imprese del territorio affinchè inizino, fin da subito, a utilizzare il più possibile la stazione esistente nella Zona Industriale.

 

 

Fonte: IL TIRRENO

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