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22 Mar 2016
Ottenere una nuova patente, un rinnovo, oppure un permesso per il trasporto merci non era un problema. Era un’organizzazione ben collaudata quella che operava sul versante orientale della provincia di Taranto, sgominata dai carabinieri del Nucleo operativo radiomobile della compagnia di Manduria. Due le persone colpite da altrettanti provvedimenti interdittivi emessi dal Gip del Tribunale di Lecce, Vincenzo Brancato su richiesta del sostituto procuratore Angelo Rotondano. Si tratta di Michele D’Ippolito, 60enne residente a Villa Castelli, i n provincia di Brindisi, dipendente della Motorizzazione civile di Taranto e di Massimiliano Greco 38 anni di Manduria, già titolare di un’autoscuola ora gestita da altre persone. A loro carico ipotizzati i reati di concorso continuato in corruzione, accesso abusivo a sistema informatico o telematico e falsità ideologica, reati commessi nel 2014 tra Taranto e Manduria.
I due uomini, in concorso tra loro, avevano ideato un sistema ben congegnato che consentiva, in assenza dei requisiti richiesti dalla legge, di ottenere dalla Motorizzazione Civile di Taranto patenti, rinnovi e abilitazioni professionali Cqc (carta qualificazione conducente, un certificato di abilitazione professionale che rende il titolare della stessa idoneo al trasporto di merci e persone).
Complessivamente sono circa sessanta gli episodi oggetto di indagini. Il funzionario della Motorizzazione è accusato di aver abusato della sua posizione per inserire nel sistema informatico dell’Ente dati falsi relativi a: possesso di patenti estere convertibili in italiane, esistenza di certificati di guida rilasciati da autorità militari convertibili in civili, frequenza di corsi di formazione (di durata variabile da 35 a 240 ore) e superamento dei relativi esami per rilascio/rinnovo dei titoli, possesso di certificati medici. Il tutto riferito a soggetti che non versavano in queste condizioni, ottenendo quindi fraudolentemente patenti e titoli non dovuti.
Le indagini sono state avviate a febbraio del 2014 dai carabinieri dell’Aliquota Radiomobile del N.O.R. di Manduria, in seguito di un normale controllo a carico di un pregiudicato del posto noto perchè più volte sanzionato per guida senza patente. Quella volta, inaspettatamente, l’uomo aveva mostrato ai carabinieri una patente appena rilasciata. Da quell’episodio sono stati avviati una serie di accertamenti presso la Motorizzazione di Taranto, in collaborazione con lo stesso personale che ha fattivamente collaborato con l’arma. I militari hanno esaminato il sistema informatico accertando che la patente esibita dal pregiudicato era stato generata a seguito della conversione di una patente militare. A poco a poco, i carabinieri hanno scoperto l’intreccio che consentiva ai due indagati di rilasciare patenti e permessi di guida pur in assenza dei requisiti richiesti.
Fonte: LA RINGHIERA