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18 Mar 2016
SITUAZIONE GENERALE
Il debito pubblico in Gennaio è cresciuto ancora, il Pil è quasi fermo e le entrate fiscali sono giunte a 34,2 Mld di euro. E’ la dimostrazione di quanto sia seria la situazione dell’economia nazionale. Probabilmente le ricette adottate dal Governo non stanno ancora raggiungendo gli obiettivi. Mentre in Europa si cresce in modo più deciso, nel nostro Paese i dati, se si aggiungono a quelli incerti sull’occupazione il quadro diviene ancora più fosco, lasciano intravvedere il rischio di una manovra correttiva.
Abbiamo iniziato con queste considerazioni perché ognuno rifletta sulla situazione che si sta delineando sotto gli occhi di tutti. Le trattative sono l’essenza di una rappresentanza di interessi ma occorre anche in modo chiaro saper leggere il futuro. Forse anziché accapigliarsi su qualche euro al giorno sarebbe magari più opportuno, garantire agli operatori che, in caso di manovra aggiuntiva, l’autotrasporto non venga toccato da ulteriori tagli. Riflettiamo!
Questo dovrebbe servire a fornire argomenti a tutti noi, per ripensare le giuste mosse da fare. Avere la responsabilità della rappresentanza di interessi è impegnativo. La riunione al Ministero tenutasi martedì infatti ha prodotto, oltre all’esame dei principi ai quali i decreti istitutivi del bonus mare e treno si ispireranno, anche l’annuncio che si rendono necessarie nuove scelte per far quadrare i conti, dopo la nuova richiesta del MEF di incrementare le disponibilità, al fine di poter assicurare le deduzioni, oggi in vigore, per le spese non documentabili.
La settimana è iniziata lunedì con la riunione dei segretari territoriali nel corso della quale si è compiuto un esame approfondito della situazione e di quanto accaduto dopo la riunione di Napoli. La speranza è che vi sia l’esatta comprensione di quello che è il grande obiettivo che tutti insieme dobbiamo cogliere ed è il rafforzamento delle strutture di rappresentanza. Il confronto è stato costruttivo e penso che potremo raggiungere risultati utili per la categoria.
Colgo l’occasione per mettere in evidenza la grande importanza che deriva dal valore dello stare insieme. Se una associazione territoriale assume una iniziativa in solitudine, anche se un tema è giusto, perde una gran parte di potenzialità che gli deriverebbe invece se si presentasse come parte di una realtà più ampia. Questo non significa perdere autonomia bensì utilizzare la forza di altri per raggiungere meglio i risultati prefissati. Per questo esiste la federazione, che è più forte in quanto presente in Conftrasporto che è la voce di Confcommercio per i trasporti.
L’annunciata chiusura o limitazione al traffico ai punti di ingresso con l’Austria e la concomitanza di quella del Governo Elvetico che ha annunciato la chiusura delle dogane è stato un ulteriore elemento affrontato con l’Esecutivo. Conftrasporto ha elaborato, tramite Isfort, uno studio articolato, pubblicato nella parte riservata, (link al termine delle comunicazioni) dal quale emerge il danno che si determinerà all’autotrasporto nazionale qualora l’annuncio del Ministro austriaco si concretizzerà in tempi brevi. E’ di 170 milioni il danno per il nostro settore in un anno.
In settimana sono ripresi gli incontri con i sindacati dei lavoratori per il rinnovo del Ccnl. Il confronto non sembra essere entrato ancora nella fase decisiva che solitamente è prodromo ad avviare la fase conclusiva che produce la sottoscrizione di un contratto.
Domenica ho voluto rendermi conto di quanto la nostra associazione di Sondrio ha messo in campo per dare una risposta concreta ai temi ambientali. Il gruppo che fa capo al presidente De Campo ha deciso di investire più di un milione e mezzo di euro per acquistare dodici veicoli alimentati a Lng, al fine di dare un contributo significativo all’azione “l’autotrasporto a favore dell’ambiente”. A Tirano, Sondrio e Morbegno sono stati esposti sulle piazze gli automezzi che entreranno presto in attività. Una dimostrazione di quanto nella nostra realtà associativa si sappia collegare la cultura del rispetto ambientale con l’attività di trasporto gommato. Complimenti agli amici della Fai Valtellinese ed al presidente Matteo De Campo.
LE RISORSE PER L’AUTOTRASPORTO
La questione sulla quale occorrerà decidere rapidamente per non far passare altro tempo, per trasferire quanto assegnato agli operatori , è la soluzione da trovare sulle spese non documentate per gli artigiani. Le risorse destinate, secondo il Mef, consentirebbero una detrazione pari a 44 euro al giorno e questo non è accettabile. Riuscendo a trovare 10 milioni di euro, limando le altre voci, si arriverebbe ad una riduzione pari a 50 euro/giorno. Si tratta di definire dove reperire le risorse, cosa non propriamente semplice, e poi aprire una trattativa con il Mef per cercare di avvicinarsi il più possibile ai 56 euro, cifra considerata accettabile dal mondo artigiano. Alcuni dati emersi nel corso del dibattito, dei quali abbiamo fornito copia al Ministero, potrebbero aiutare la trattativa che il Mit aprirà in tempi brevi con il Mef. L’incremento delle vendite dei veicoli pesanti in percentuali a due cifre è una delle questioni che potrebbero aiutare a trovare una soluzione. Più acquisti, più introiti fiscali. Sapremo nei prossimi giorni la risposta del Mef. Le voci sulle quali intervenire con riduzioni dovrebbero essere quelle sugli investimenti e sulle spese sanitarie alle quali potrebbe applicarsi il principio già attuato per le autostrade e per l’accisa. Valuteremo le proposte del Ministero.
La richiesta che Conftrasporto ha avanzato è comunque stata quella di procedere ad una rapida messa a disposizione delle risorse per le voci che non vengono toccate in modo da poterle trasferire rapidamente alle imprese.
IL BONUS MARE
L’intenzione del Ministero, condivisa da Conftrasporto, è quella di introdurre un sistema premiale per chi effettuerà più passaggi sulle navi, elevare il numero degli stessi per non diluire le risorse e prevedere che il 70% siano trasferite agli operatori del trasporto. Il sistema darà una risposta anche per le realtà siciliane che senza dubbio sono le più in difficoltà a raggiungere i mercati del Nord.
Ovviamente gli armatori dovranno o incrementare le linee esistenti o individuarne di nuove in quanto una delle condizioni poste dalle Autorità comunitarie mira a raggiungere tali obiettivi. A tale proposito non sono mancati i tentativi di polemica ai quali ho prontamente risposto da parte di chi, non conoscendo le ragioni che hanno determinato le possibili evoluzioni anzidette, ha provato ad incolpare, parlando di imbroglio, la nostra organizzazione. Le condizioni arrivano dalle Autorità comunitarie non dalla Conftrasporto. Questo è stato ribadito con molta chiarezza anche nel corso della riunione di martedì.
Un altro aspetto ho sollevato a nome della nostra confederazione ed è che le risorse siano destinate agli armatori che favoriscono l’occupazione nazionale o comunitaria. L’utilizzazione di risorse pubbliche che il Governo mette a disposizione da parte di armatori che percepiscono le risorse pubbliche e ricorrono a del personale extra comunitario in quanto costa meno è, a nostro parere, una scelta inaccettabile. Chi ottiene delle risorse pubbliche, come gli armatori nella fattispecie, deve utilizzare lavoratori comunitari, meglio se italiani. La nostra posizione non è stata gradita da tutti anche se non vi è stata un’ampia contrapposizione. Solo il rappresentante di Confitarma ha eccepito sul concetto. Il Governo si è impegnato, di fronte alla nostra evidenziazione, ad aprire un confronto con le componenti che rappresentano gli interessi del mondo armatoriale cabotiero nelle prossime settimane, rappresentanti dei lavoratori compresi.
IL FERRO BONUS
Anche su questo aspetto il confronto ha visto il mondo di Conftrasporto deciso a valorizzare gli operatori che trasferiscono dalla gomma al ferro quantità di merci. È stata ribadita la contrarietà di finanziare tratte di 150 Kilometri in quanto si finirebbe di intervenire su operazioni già esistenti ed è stato ribadito che il vero elemento (questo lo ha sottolineato il presidente di Fercargo Laguzzi) decisivo è quello di coinvolgere l’interesse dell’autotrasporto se si vuole avere successo nell’operazione. In caso contrario, l’obiettivo rimarrà un sogno e si finanzieranno solo operazioni già esistenti, con spreco di risorse. Quindi una posizione critica con l’ipotesi avanzata dal Ministero che contrasta con gli stessi obiettivi indicati dal Ministro Delrio.
L’INCONTRO CON I RAPPRESENTATI TERRITORIALI
Rilancio delle attività territoriali, d’intesa con la Segreteria nazionale, rafforzamento dell’azione tendente a potenziare la presenza delle Associazioni sul territorio da realizzarsi anche attraverso l’intervento coordinato con la Segreteria; proseguimento dell’attività formativa da parte del segretario Pompilio sui temi relativi al mondo del lavoro; preparazione per lanciare le prossime iniziative sia formative che finanziarie sulle quali la federazione sta lavorando; impegno da parte delle realtà territoriali a sostenere attraverso un incremento della contribuzione le iniziative che saranno finalizzate al potenziamento e riorganizzazione delle realtà che operano sui territori. Impegni importanti che vedranno il coinvolgimento anche delle strutture collegate alla federazione che si rafforzeranno anche per alcuni interventi che saranno effettuati. Sono poi state raccolte le prime adesioni di coloro che il prossimo 18 e 19 aprile saranno presenti a Bruxelles nella delegazione di Conftrasporto che avrà una serie di incontri sia con rappresentanti del Parlamento che delle istituzioni, sui temi che sono a cuore alle nostre imprese, non appena il programma sarà definitivo, né sarà data comunicazione a tutte le Federazioni. Gli incontri sono il frutto del lavoro della nostra delegazione confederale di Bruxelles, in particolare del dottor Stefano Spennati. Insomma i fatti smentiscono i “gufi” che si divertono a diffondere notizie poco attendibili su di noi e dimostrano quanto di positivo si possa ottenere lavorando tutti insieme in una realtà confederale. Un conto è presentarsi forti della forte rappresentanza confederale, un conto è interloquire come rappresentante di una realtà autonoma. In Europa questo aspetto è poi particolarmente sentito. Se gli argomenti che ci stanno a cuore non vengono seguiti finiscono nel nulla o, nella migliore delle ipotesi in una interrogazione.
ATTIVITA’ FEDERATIVE
Lunedì riunione responsabili territoriali a Milano; martedì incontro in mattinata in Anita per Ccnl e del comitato di Forte; al pomeriggio al Ministero dei trasporti; mercoledì incontro comitato Forte e Albo; giovedì comitato di Forte; venerdì e sabato, forum confederale di Cernobbio.
Alla prossima.
Paolo Uggè
Fonte: CONFTRASPORTO