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11 Mar 2016
TEHERAN - Il governo iraniano ha già calcolato costi e tempi: 3 miliardi di dollari e 42 mesi di lavori.
La ferrovia ad alta velocità che collegherà Teheran con la città santa di Mashhad, situata nel Nord Est del paese, è più di un progetto sulla carta e ora i governi dei due paesi stanno firmando un accordo che potrebbe essere ufficializzato presto. I binari copriranno 930 chilometri e saranno realizzati dal colosso statale cinese dei trasporti, la China National Transportation Equipment & Engineering. Pechino ha coinvolto nell’operazione anche il braccio finanziario del paese, la China’s Export and Import Bank (Exim), il veicolo con cui la Cina investe in infrastrutture in giro per il mondo. China Exim coprirà l’85% dei costi, mentre Ctc fornirà i servizi di ingegneria e costruzione.
I governi dei due paesi non stanno solamente per firmare un accordo sul trasporto ferroviario. Pechino è in prima linea nella corsa alla ricostruzione dell’Iran e una fetta grossa è rappresentata dallo shipping. I cantieri cinesi contribuiranno alla ricostruzione della flotta iraniana: mancano portacontainer e petroliere e la Cina si candida a costruirle, così da ridare fiato anche al proprio settore navalmeccanico colpito da una profonda crisi. Teheran dovrebbe investire tra gli otto e i 12 miliardi per ammodernare la flotta e vuole farlo entro il 2022. Il cantiere Dalian sarebbe il prescelto, avendo già realizzato diverse tanker per l’Iran già in passato, con ordini di valore superiore al miliardo di dollari. Nitc, la compagnia statale che gestisce la flotta delle petroliere, vuole raddoppiare la propria capacità velocemente e in espansione è anche Irisl, l’altra società statale che si occupa di trasporto via mare. Leggi tutta la notizia
Fonte: THE MEDI TELEGRAPH