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10 Mar 2016
PAESE - Se l’è cavata pagando una multa di un centinaio di euro il camionista turco Mehmet Kasaci, 57 anni, il conducente dell’autoarticolato rimasto incastrato tra le sbarre del passaggio a livello di via monsignor Breda a Paese, sulla linea ferroviaria Treviso-Vicenza, e travolto poi da un treno merci che trasportava otto ferro cisterne vuote, adibite al trasporto di gpl. Due le sanzioni amministrative che gli sono state contestate: l’accesso in una strada, quella di via Breda, su cui vige il divieto di transito per i mezzi con portata superiore ai 35 quintali e l’occupazione di un passaggio a livello con il segnale rosso acceso. Due infrazioni che l’autista turco, che era diretto alla San Benedetto per un carico, ha voluto subito pagare, godendo così della riduzione, per poi rientrare in Austria dove vive e dove lavora per un’azienda di autotrasporti. I danni per a Trenitalia, per la soppressione o i ritardi dei treni causati dall’incidente, sarà invece un discorso con l’assicurazione del mezzo e dell’azienda austriaca.
Altro discorso riguarda l’inchiesta penale per la quale Kasaci è stato indagato per il reato di pericolo di disastro ferroviario. In questo caso è evidente la responsabilità dell’autista turco che, seguendo erroneamente le indicazioni del navigatore satellitare, mentre si trovava sulla Castellana, ha svoltato verso via monsignor Breda, ignorando il divieto, e, soprattutto, non ha rispettato il segnale rosso del passaggio a livello, rimanendo poi incastrato tra le due sbarre. Leggi tutta la notizia
Fonte: LA TRIBUNA DI TREVISO