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02 Mar 2016
BOLZANO. Gli autocarri provenienti da Polonia, Repubblica Ceca, Romania, Bulgaria, Estonia, Lettonia, Lituania, Moldavia e Ucraina compongono ormai una percentuale decisamente significativa del traffico a lunga percorrenza lungo l’Autostrada del Brennero e sulle strade altoatesine. «L’aumento dei trasporti provenienti dall’Europa dell’Est finisce inevitabilmente per penalizzare l’economia locale», commenta il presidente dei trasportatori di merci lvh.apa, Elmar Morandell.
La preoccupazione dei trasportatori di merci altoatesini cresce di pari passo con l’aumento dei mezzi pesanti provenienti dall’Europa dell’Est. Gli addetti ai lavori locali temono infatti una concorrenza sempre più distorta, che porta con sé il rischio di chiusure tra le imprese di trasporto altoatesine.
«In considerazione del più ridotto livello salariale e visto il bassissimo prezzo del diesel che si registra in questi Paesi, la pressione concorrenziale nel nostro settore si sta facendo sempre più elevata e insostenibile. - ancora Morandell - Di conseguenza il nostro mercato viene danneggiato, si perdono numerosi posti di lavoro ed il rischio di chiusure è sempre in agguato».
Le disparità riguardano anche i tempi di guida e di riposo: se in Italia, Austria e Germania l’intensità dei controlli è davvero elevata, le verifiche nelle altre realtà sono decisamente insufficienti. Leggi tutta la notizia
Fonte: ALTO ADIGE