News

02 Mar 2016

L’omicidio stradale diventa reato

OMICIDIO_STRADALE

 

Il governo mette la fiducia in Senato, ecco le novità del provvedimento.

 

Pene in rialzo per chi guida sotto l’effetto di alcolici e droghe. Norme più severe anche per i pirati della strada e novità sulla revoca della patente.

 

Il governo ha deciso di porre la questione di fiducia al Senato sul disegno di legge che introduce nel codice penale il reato autonomo di omicidio stradale. Il voto di fiducia è previsto per questo pomeriggio ed è giustificato, si apprende in ambienti dell’esecutivo, dalla necessità di assicurare la fine certa dell’iter parlamentare di questo provvedimento che più di una volta è stato sottoposto ad attacchi e imboscate. Al Senato, ci sono una manciata di emendamenti da votare (tre dei quali a scrutinio segreto) che impensieriscono molto al maggioranza: basta l’approvazione di una sola delle tre proposte di modifica - presentate da Tito Di Maggio (Cor), Ciro Falanga (Ala), Francesco Nitto Palma (FI) e Carlo Giovanardi (Idea- Gal ) – per fare tornare il testo alla Camera, in una eterna «navetta» che dura ormai dall’inizio della legislatura. 

 

Alla Camera, giusto un mese fa, un emendamento di Francesco Paolo Sisto (FI), approvato a voto segreto, ha escluso l’arresto obbligatorio in flagranza per il conducente ubriaco (o alterato dalla droga) che dopo l’incidente in cui la vittima o le vittime subiscono solo lesioni si ferma a prestare soccorso e poi collabora con la polizia. Ora l’emendamento Giovanardi vorrebbe estendere il non obbligo di arresto in flagranza anche nel caso in cui l’incidente risulti mortale. Il governo anche davanti agli altri tentativi di «migliorare» la legge, che di fatto significano un altro ritardo, ha dunque deciso di procedere con la fiducia anche perché alcuni mesi fa sull’approvazione dell’omicidio stradale ci ha speso la faccia direttamente il presidente del Consiglio, Matteo Renzi.
Il relatore, Luigi Cucca del Pd, ha detto che questa legge «darà una risposta seria e concreta alla domanda di giustizia troppe volte rimasta inascoltata in questi anni»: «L’elemento centrale del ddl è il fatto che i reati vengono configurati esclusivamente sotto il profilo della colpa e quindi puniti con una reclusione la cui entità dipende dal grado della colpa stessa».
Ai grillini, invece, l’ennesimo ricorso alla fiducia non è piaciuto perché non potranno votare, loro che sono all’opposizione, una legge che invece approvano: «Ormai siamo davanti a una pericolosissima cancellazione della democrazia parlamentare. Noi siamo pronti a votare sì, come abbiamo fatto alla Camera Ma il governo lo vuole impedire con al fiducia», ha detto la capogruppo del M5S Nunzia Catalfo. Ecco come cambia il codice penale.

 

Omicidio stradale

L’omicidio stradale colposo diventa reato a sé, graduato su tre varianti: resta la pena già prevista oggi (da 2 a 7 anni) nell’ipotesi base, quando cioè la morte sia stata causata violando il codice della strada. Ma la sanzione penale sale sensibilmente negli altri casi: chi infatti uccide una persona guidando in stato di ebbrezza grave, con un tasso alcolemico oltre 1,5 grammi per litro, o sotto effetto di droghe rischia ora da 8 a 12 anni di carcere. Sarà invece punito con la reclusione da 5 a 10 anni l’omicida il cui tasso alcolemico superi 0,8 g/l oppure abbia causato l’incidente per condotte di particolare pericolosità (eccesso di velocità, guida contromano, infrazioni ai semafori, sorpassi e inversioni a rischio)

 

Lesioni stradali

In via speculare, stretta anche per le lesioni stradali. Ipotesi base invariata ma pene al rialzo se chi guida è ubriaco o drogato: da 3 a 5 anni per lesioni gravi e da 4 a 7 per quelle gravissime. Se comunque ha bevuto (soglia 0,8 g/l) o l’incidente è causato da manovre pericolose scatta la reclusione da un anno e 6 mesi a 3 anni per lesioni gravi e da 2 a 4 anni per le gravissime.

 

Conducenti mezzi pesanti

L’ipotesi più grave di omicidio stradale (e di lesioni) si applica ai camionisti e agli autisti di autobus anche in presenza di un tasso alcolemico sopra gli 0,8 g/l.

 

Fuga conducente

Se il conducente fugge dopo l’incidente scatta l’aumento di pena da un terzo a due terzi, e la pena non potrà comunque essere inferiore a 5 anni per l’omicidio e a 3 anni per le lesioni. Altre aggravanti sono previste se vi è la morte o lesioni di più persone oppure se si è alla guida senza patente o senza assicurazione. E’ inoltre stabilito il divieto di equivalenza o prevalenza delle attenuanti su alcune specifiche circostanze aggravanti. La pena è invece diminuita fino alla metà quando l’incidente non è conseguenza esclusiva dell’azione del colpevole.

 

Revoca patente

In caso di condanna o patteggiamento (anche con la condizionale) per omicidio o lesioni stradali viene automaticamente revocata la patente. Una nuova patente sarà conseguibile solo dopo 15 (omicidio) o 5 anni (lesioni). Tale termine è però aumentato nelle ipotesi più gravi: se ad esempio il conducente è fuggito dopo l’omicidio stradale, dovranno trascorrere almeno 30 anni dalla revoca. Qualora la patente sia di un altro Stato anziché la revoca vi sarà l’inibizione alla guida in Italia per un periodo analogo.

 

Raddoppio prescrizione 

Per il nuovo reato di omicidio stradale sono previsti il raddoppio dei termini di prescrizione e l’arresto obbligatorio in flagranza nel caso più grave (bevuta ‘pesante’ e droga). Negli altri casi l’arresto è facoltativo, restando però espressamente escluso, limitatamente alle lesioni, se il conducente presta subito soccorso. Il pm, inoltre, potrà chiedere per una sola volta di prorogare le indagini preliminari.

 

Perizie coattive

Il giudice può ordinare anche d’ufficio il prelievo coattivo di campioni biologici per determinare il dna. Nei casi urgenti e se un ritardo può pregiudicare le indagini, il prelievo coattivo può essere disposto anche dal pm.

 

Fonte: CORRIERE DELLA SERA

 

Verizon Connect
Grimaldi Group
sogedim
C2A
SP TRANS
Aziende Green su Transportonline
TN Trasporto Notizie