News

11 Feb 2016

Aumento dei pedaggi: la Fiap chiede che sia la magistratura a fare chiarezza

BAGNOLI

 

Massimo Bagnoli, Il Presidente Fiap.

 

Consuetudine vuole che ad ogni inizio anno si torni a battagliare sugli aumenti dei pedaggi autostradali che puntualissimi ci augurano il buon anno appena iniziato.

 

Già negli anni scorsi avevamo contestato sia la congruità che l’assoluta mancanza di trasparenza nell’argomentare gli aumenti dei pedaggi. A mescolare le carte, fino a qualche anno fa, ci aveva pensato il governo Prodi con la deliberazione 39/2007 dove, per gli adeguamenti dei pedaggi, si dovevano fare calcoli lunari tipo: AT=AP-X-K, dove AT era la variazione percentuale annua della tariffa, AP il tasso di inflazione programmato, X era un parametro ottenibile con la declinazione dell’art. 2.6 della deliberazione stessa e K nemmeno ve lo dico perché credo che non lo abbia capito nemmeno chi lo ha scritto. Praticamente una presa per i fondelli ma con la qualità politica residente nelle aule parlamentari ovviamente è stata subito approvata.

 

Per fortuna nella XVI legislatura ci si è rimesso mano e si è cercato di rendere applicabile un concetto di adeguamento equo dei pedaggi autostradali semplificando, non di poco, la metodologia di calcolo. Con il D.L. 98/2011 che ha recepito l’art. 8-dudecies del D.L.59/2008 è stata approvata una nuova disciplina delle tariffe autostradali che ha introdotto un meccanismo di adeguamento tariffario che lega la variazione dei pedaggi per una parte legata all’inflazione effettiva dell’anno precedenza considerandone il 70% e per un’altra parte tendente alla remunerazione degli investimenti e dove cade il buio più profondo sui numeri e le tecniche considerate.

 

Ora la mancanza dell’auspicata ed anche necessaria trasparenza non ci consente di conoscere l’entità degli investimenti attesi e quindi non possiamo sapere di che percentuale si tratti ma per quanto riguarda l’inflazione reale un’idea l’abbiamo eccome: inflazione del 2015 allo 0,0% x 70% = 0%. Vi ricorderete pure che lo scorso anno l’allora Ministro Lupi se ne usci trionfante dicendo che era riuscito ad ottenere un adeguamento medio dei pedaggi “solo” del 5%; ebbene nel 2014 l’inflazione aveva segnato un modesto +0,2% che, calcolata al 70%, incideva sugli aumenti dello 0,14% per la parte inflattiva; per quando riguarda il resto a noi hanno raccontato la favola di una trattativa sanguinosa tra i contendenti eroicamente combattuta dall’allora ministro Lupi per salvare il portafoglio degli Italiani. Una messinscena degna della miglior commedia all’italiana se non si trattasse di ossigeno sottratto al già agonizzante mondo dell’autotrasporto.

 

Lunedi i nostri rappresentanti territoriali si sono trovati con i colleghi Marchigiani ed Abruzzesi delle Associazioni facenti parte di Unatras per discutere del costo eccessivo dei pedaggi sulla A24 Pescara-L’Aquila-Roma e, nell’occasione, si è lanciata una iniziativa, di origine territoriale, più che altro dimostrativa finalizzata proprio a far emergere il problema. In sostanza si è deciso di invitare i colleghi autotrasportatori ad uscire ad un casello prima oppure ad entrare ad un casello successivo per sollecitare la società Autostrade a sedersi ad un tavolo con le Associazioni finalizzato a trovare una soluzione condivisa.

 

Oggi va di moda non dare un indirizzo che provenga dalla direzione centrale, le vicende della politica nazionale proprio in questi giorni ne sono un esempio eclatante, per non scontentare qualcuno sempre più di frequente si scomoda il Ponzio Pilato evangelico e si “lasciano libere le coscienze”; io, al contrario la mia personale opinione voglio esprimerla ancora una volta.

 

Questa decisione mi pare presa un po’ frettolosamente e rischia di produrre effetti che potremmo definire alla Tafazzi: per creare un mancato incasso alle autostrade ne facciamo pagare il prezzo agli autisti che si troveranno a dover fare il conto con un maggior tempo passato alla guida, ad un maggior consumo di gasolio e magari anche a prendersi qualche accidente dagli incolpevoli abitanti dei centri nei quali andremmo a transitare. Leggi tutta la notizia

 

Fonte: FIAP

Verizon Connect
Grimaldi Group
sogedim
C2A
SP TRANS
Aziende Green su Transportonline
TN Trasporto Notizie