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09 Feb 2016

Quanto vale il mercato della logistica dopo lo shopping di Just Eat

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I numeri del settore della logistica conto terzi in Italia sono di tutto rispetto.

 

Oltre 78 miliardi di euro nel 2015 e poco meno di 81 miliardi previsti nel 2016, con una crescita, rispetto al 2014, dell1,4% e dell’1,8%. I numeri del settore della logistica conto terzi in Italia sono di tutto rispetto e riflettono dinamiche quali la maggiore richiesta di servizi avanzati a supporto delle strategie multicanale e la volontà di migliorare la qualità delle consegne a domicilio legate al boom degli acquisti online. Il giro d’affari del solo segmento del “food delivery” è stimabile in circa mezzo miliardo di euro e in questo campo si è registrata, giorni fa, una nuova operazione a firma di Just Eat, che dopo la milanese Clicca e Mancia e la romana DeliveRex ha comprato da Rocket Internet  il marchio HelloFood Italia e la startup bolognese PizzaBo. Quest’ultima è stata acquisita a inizio 2015 dalla holding berlinese per oltre 51 milioni di euro e ha aperto la strada a un nuovo mercato dalle enormi possibilità di sviluppo. Se guardiamo infatti agli Usa, i finanziamenti per le nuove imprese attive nella consegna del food sono a sei e nove zeri e ne hanno beneficiato aziende quali Postmates, Blue Apron, Door Dash e la ben nota Uber.

 

In questo scenario in forte evoluzione che spazio di crescita c’è per le startup italiane della logistica? «Oggi sono poche - spiega Damiano Frosi, ricercatore dell’Osservatorio Contract Logistics del Politecnico di Milano – e molte falliscono perché difettano proprio nell’analisi della componente logistica del loro business model. Il loro spazio di manovra, in questo ecosistema, è nei servizi innovativi e nella sfera applicativa, per esempio nei sistemi per il controllo in tempo reale del prodotto via Gps o per la tracciabilità dei beni di consumo deteriorabili tramite appositi sensori». Ma non mancano esempi come quello di E-One, caso unico in Italia di società che ha messo a fattor comune competenze logistiche e di Web marketing (di due diverse aziende, una di queste è Logistica Uno) per servire i merchant dell’e-commerce.

 

In generale si registra una spinta all’innovazione e all’adozione di nuove tecnologie che deriva in larga parte dalla crescita esponenziale degli acquisti online, e quindi del numero di ordini da gestire e di consegne da evadere in tempi rapidi. Il vero “trend setter”, nella logistica a domicilio, è senza dubbio Amazon. Il colosso dell’e-commerce nordamericano, con i servizi “one hour”, ha scatenato la moda delle consegne super veloci, puntando sulla soddisfazione (del consumatore) dell’acquisto di impulso. Funziona in questa logica Prime Now, servizio attivo dallo scorso novembre anche a Milano che porta a casa la spesa in un’ora (con un sovrapprezzo di 6,90 euro rispetto a un canone annuale di 19,99 euro) o al massimo due (senza extra costi). Sette giorni su sette, sfruttando furgoncini e scooter dotati di computer di bordo ed avanzati algoritmi per massimizzare l’efficienza a livello di magazzino. Leggi tutta la notizia

 

 

 

Fonte: IL SOLE 24 ORE

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