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05 Feb 2016
Hanno già quasi tutti trovato lavoro i corsisti che hanno partecipato al primo ciclo di incontri per operatori nel campo della logistica e dei trasporti, le cui lezioni si sono recentemente concluse con la consegna degli attestati di partecipazione. L'organizzazione del percorso formativo è stato curata dal consorzio “Corridoio Italia-Serbia” presieduto da Giuseppe Bortolussi e del quale fanno parte Interporto Centro Ingrosso di Pordenone, le aziende di trasporto Tracev e Zanardo, la Idest Doo di Torino e l'Aeroporto del Friuli Venezia Giulia. L'attività è stata resa possibile grazie ad una collaborazione maturata con il settore delle politiche sociali della Provincia di Pordenone – presente alla cerimonia di consegna degli attestati con la responsabile d'area Stefania Garofalo - la quale ha messo a disposizione i fondi per finanziare il progetto.
L'obiettivo del corso è stato quello di creare un nuovo sbocco professionale, in grado di venire incontro alle nuove esigenze del mercato e quindi fornire la possibilità lavorare in un settore fortemente in evoluzione. Le lezioni, che si sono articolate in un corso intensivo per un totale di sessanta ore d'aula, ha visto come protagonisti una quindicina di persone. I partecipanti, disoccupati o in stato di mobilità, hanno quindi compiuto un percorso formativo al termine del quale è stata assegnata loro la qualifica di operatori nel settore dei trasporti e della logistica. Tra le materie di studio figuravano i concetti base per la gestione del magazzino nonché delle vendite e ordini. Quindi gli aspetti legati all'internazionalizzazione delle merci e la complessa materia doganale. A tenere le lezioni sono stati docenti esperti nelle varie materie inserite nel piano formativo.
«Abbiamo deciso di dare avvio in forma sperimentale al corso – spiega il presidente del “Corridoio” Giuseppe Bortolussi – in quanto ormai da tempo si rileva un aumento della domanda di figure professionali in questo specifico settore. La logistica rappresenta uno degli ambiti lavorativi più dinamici sui quali siamo interessati a puntare da qui in futuro per una serie di ragioni: innanzitutto per qualificare ancor più la piattaforma pordenonese in continua espansione e per formare figure professionali specifiche in grado di inserirsi nel nostro panorama lavorativo. Tutto ciò tiene conto delle prospettive future che vedranno Interporto allargare la propria operatività con l'avvio del trasporto merci su rotaia anche con il vicino porto di Trieste. Pertanto – conclude Bortolussi – valuteremo la possibilità di ripetere questa positiva esperienza, tenendo conto che la maggior parte dei primi corsisti ha già trovato occupazione».