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27 Gen 2016

Feport è soddisfatta dell'esito del passaggio in commissione Trasporti del Parlamento UE della proposta legislativa sui porti

Lamia-KERDJOUDJ-BELKAID

 

Lamia Kerdjoudj-Belkaid, segretario generale di Feport.

 

L'associazione dei terminalisti portuali privati europei Feport ha valutato positivamente l'adozione di lunedì in commissione Trasporti del Parlamento europeo degli emendamenti di compromesso sulla proposta di regolamento sull'accesso al mercato dei servizi portuali e sulla trasparenza finanziaria dei porti. «Apprezziamo molto - ha commentato il segretario generale di Feport, Lamia Kerdjoudj-Belkaid - gli sforzi che sono stati compiuti da tutte le parti coinvolte per trovare un accordo e apprezziamo la buona collaborazione che abbiamo avuto con il relatore Fleckenstein e con i relatori ombra, nonché con tutti i deputati con i quali abbiamo avuto la possibilità di interloquire. Feport - ha specificato Kerdjoudj-Belkaid - era scettica rispetto al valore aggiunto della versione iniziale del testo, perché - ha ricordato - era incentrato principalmente sull'accesso al mercato dei servizi portuali in un momento in cui i porti europei si trovano ad affrontare altre sfide importanti in un contesto di indebolimento della crescita».

 

Il segretario generale dell'associazione dei terminal operator ha espresso soddisfazione per il coinvolgimento nelle discussioni delle diverse parti interessate voluto dal relatore Fleckenstein, ma ancor più per l'esclusione del settore terminalistico dal campo di applicazione del nuovo regolamento al vaglio delle istituzioni europee: «noi - ha confermato Kerdjoudj-Belkaid - appoggiamo in particolare l'esclusione della movimentazione delle merci dall'Articolo 11 sull'organizzazione dei servizi portuali. La competitività del settore della movimentazione delle merci - ha sottolineato - è così riconosciuta, soprattutto in un contesto nel quale gli sforzi per rispondere alla domanda degli utenti sono molto significativi in termini di investimenti e di adattamento continuo».

 

Il rappresentante di Feport ha ricordato che negli ultimi dieci anni i terminal operator associati hanno investito 40 miliardi di euro in infrastrutture e attrezzature, «questo - ha precisato Kerdjoudj-Belkaid - è il motivo per cui diamo valore al riferimento nel testo di compromesso alla necessità che gli enti di gestione dei porti avviino ragionevoli consultazioni con gli investitori privati che realizzano investimenti significativi».
Feport ha inoltre manifestato apprezzamento rispetto ai progressi compiuti per assicurare che la trasparenza finanziaria prevalga quando le Autorità Portuali intraprendono attività commerciali in concorrenza con gli operatori privati nonché per l'inserimento nel testo legislativo di riferimenti al dialogo sociale e alla formazione.

 

 

Fonte: INFORMARE

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