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25 Gen 2016
Situazione critica ed enorme tensione a Calais, sulla costa settentrionale della Francia, per il problema migranti. Dopo i disordini di ieri, quando i traghetti verso la costa britannica erano stati bloccati perché circa 50 rifugiati erano saliti irregolarmente a bordo, i trasportatori del Regno Unito hanno chiesto oggi l’utilizzo dell’esercito attorno ai campi profughi sul lato francese della Manica.
Richard Burnett, direttore esecutivo della Road Haulage Association, ovvero la principale associazione di categoria degli autotrasportatori della Gran Bretagna, ha affermato che «è solo una questione di tempo prima che le nostre peggiori paure diventino realtà e un qualche autotrasportatore diretto verso il Regno Unito venga ucciso».
È la sicurezza dei trasporti a essere messa in pericolo, visto che nei mesi scorsi diversi migranti sono saliti di nascosto sui camion e sui furgoni diretti verso la costa inglese, per poi essere spesso scoperti durante i controlli sul lato britannico. È per questo che Burnett ha sollecitato l’intervento dell’esercito francese: «Le autorità devono capire e rispondere alle nostre richieste dell’appoggio dell’esercito – ha spiegato – per rendere più sicuro il porto e le strade di avvicinamento». Gli autotrasportatori sono sostenuti anche da diversi parlamentari conservatori inglesi. In realtà esisterebbe già un accordo firmato lo scorso agosto da Francia e Regno Unito per la gestione comune della crisi, ma l’intesa non ha finora partorito risultati pratici. Leggi tutta la notizia
Fonte: UOMINI E TRASPORTI