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03 Dic 2015
MONTECATINI. A loro ricorrono soprattutto le badanti romene che lavorano nel nostro paese e che vogliono inviare a familiari e amici in patria regali o altri oggetti, dall’abbigliamento, ai giocattoli, ad articoli che da noi costano assai. Per spedire con quei pulmini con rimorchio una scatola di medie dimensioni pagano al connazionale di turno dai 5 ai 10 euro. Una sciocchezza rispetto ai corrieri tradizionali. Peccato che una simile attività di trasporto sia completamente illegale.
Se ne è reso conto a proprie spese il conducente romeno di uno di questi furgoni che, alcuni giorni orsono, è stato fermato per un controllo dalla polizia stradale al casello autostradale di Montecatini: per lui è scattata una multa di 4.130 euro per “trasporto internazionale abusivo di cose”, e la stessa sanzione è stata contestata anche al proprietario del veicolo, che era a bordo insieme ad altri due connazionali. Il furgone, inoltre, è stato posto sotto fermo amministrativo per 3 mesi con tutto il suo carico.
«Costante e continua è l’attività di controllo sui veicoli commerciali adibiti al trasporto di merci, essendo per il nostro paese l’autotrasporto un essenziale settore economico» spiegano dal comando di Pistoia della Polstrada.
Nel caso specifico gli agenti hanno trovato nel rimorchio del pulmino dei pacchi con sopra indicato il destinatario in Romania ma non di proprietà dei quattro presenti a bordo. In un’agenda, i nominativi dei mittenti e dei destinatari, oltre al corrispettivo pagato per il trasporto e a diversi biglietti da visita intestati al proprietario del pulmino che pubblicizzavano la sua “agenzia di recapiti”. Il proprietario ha spiegato di essere un ex autotrasportatore e che la merce trasportata apparteneva a suoi vecchi clienti.
Fonte: IL TIRRENO