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17 Nov 2015
GENOVA - Come migliorare la catena logistica e ridurre i costi e l'impatto ambientale del trasporto marittimo, in che termini si gioca la sfida tra porti del Nord e porti del Sud Europa, come vedono gli armatori la ripresa economica: questi i temi trattati ieri a Genova in occasione del secondo Forum sullo Shipping organizzato dalla rivista Meditelegraph e il Secolo XIX.
In apertura dei lavori, dopo il saluto del Sindaco di Genova, Marco Doria, Piero Lazzeri, Presidente di Fedespi, ha ricordato come il cluster portuale, sia merci che passeggeri, genera nel complesso, con effetti diretti e indiretti, circa il 2,6% de Pil italiano, con 11 mila imprese e 93 mila impieGati. Dall'interscambio commerciale marittimo sono interessati oltre 220 miliardi di euro che rappresentano oltre il 15% del Pil nazionale.
Il cluster della logistica nel suo insieme, invece, incide per il 14% sul Pil italiano (150 mila imprese nel settore e un milione di addetti). Dati che fanno affermare "che la prima grande industria italiana è la logistica intesa nella sua accezione più ampia".
Sul tema si sono confrontati, fra gli altri, il presidente dell'Autorità Portuale di Venezia, Paolo Costa, il consulente economico della Presidenza del Consiglio, Prof. Maurizio Maresca, il terminalista e armatore Luigi Negri.
Nella seconda sessione di lavoro il tema della concorrenza fra porti del Nord e del Sud Europa ha visto confrontarsi i presidenti dei porti di Genova, Luigi Merlo, e La Spezia, Lorenzo Forcieri; il direttore interregionale delle Dogane, Franco Letrari; l'ammiraglio Giovanni Pettorino (Guardia Costiera), alla sua prima uscita ufficial nel capoluogo ligure; l'assessore ligure allo Sviluppo economico, Edoardo Rixi. Leggi tutta la notizia
Fonte: ANSA