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19 Ott 2015
CERVIGNANO. Rilanciare dal punto di vista logistico l’interporto e lo scalo ferroviario, due infrastrutture da anni in difficoltà, per ridare un ruolo centrale allo sviluppo dell’economia sostenibile del Fvg. Il tema della logistica e della movimentazione e trasporto delle merci passa anche e soprattutto dal polo cervignanese.
Se ne parlerà il 23 ottobre, alle 18.30, alla Casa della musica, al convegno “L’economia dei trasporti e della logistica nella Bassa friulana inserita in un contesto regionale ed europeo”, iniziativa organizzata dal gruppo regionale del Pd, in particolare dal consigliere regionale Mauro Travanut. Al tavolo dei relatori siederanno l’assessore regionale Mariagrazia Santoro, l’europarlamentare Isabella De Monte, il capogruppo Pd, Diego Moretti, Maurizio Ionico amministratore unico di Ferrovie Udine-Cividale, Zeno D’Agostino commissario straordinario Autorità portuale di Trieste, un rappresentante di Confindustria Udine, e Sandro Midolini, presidente della società Fratelli Midolini. «Intendiamo lanciare alcune ipotesi di lavoro – anticipa Travanut –. Ci rendiamo conto che le idee potranno essere classificate come progetti dal “forte” profilo ma lo facciamo perché crediamo che in questo settore sia giunto il momento di girare pagina. La presenza di realtà imprenditoriali con operatori del settore e realtà produttive è stata pensata come indispensabile presupposto per offrire nuovi modelli gestionali. Ci chiederemo se vale ancora la pena mantenere tre porti o se è il caso di giungere, invece, alla gestione di un unico porto in ambito regionale. E poi perché disperderci, come da tempo succede, in diversi interporti? I consorzi industriali, inoltre, non possono più rimanere nella logica d’origine. Dobbiamo intervenire affinché si collochino all’interno di registri programmatori/gestionali a raggio più ridotto».
Travanut, in merito allo scalo di Cervignano, spiega: «Ha visto un progressivo calo delle operazioni nel corso di questi ultimi anni, calo dovuto anche al dissolvimento dei servizi cargo ferroviari a opera del gestore nazionale». Per rilanciare scalo e interporto, secondo il consigliere regionale, è necessario dare attuazione alle misure previste dal “Piano regionale delle infrastrutture di trasporto, della mobilità delle merci e della logistica” «con l’obiettivo di migliorare la logistica, incrementare i flussi, utilizzare in maniera funzionale il trasporto ferroviario, quello su gomma e quello marittimo, per migliorarne l’efficienza, ridurre i tempi e mettere in sicurezza l’ambiente». Leggi tutta la notizia
Fonte: MESSAGGERO VENETO