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09 Ott 2015

Confartigianato Trasporti: ‘’Incentivi agli Euro 6: un'occasione mancata’’

autocarro

 

Parco circolante italiano di autocarri pesanti troppo vecchio

 

"Puntare con decisione a incentivi che favoriscano l'acquisto di veicoli Euro VI". Questo è il messaggio che Confartigianato Trasporti lancia al Governo dopo la pubblicazione dei dati emersi dall'analisi sull'età del parco circolante italiano di autocarri pesanti condotta dal Centro Ricerche Continental Autocarro su dati Aci.

 

A causa della crisi economica l'età media raggiunge i 16 anni tra i veicoli oltre le 16 tonnellate e  19 anni se si considerano i veicoli con massa complessiva  da 3,5 a 16 tonnellate.

 

"Sono dati significativi e allo stesso tempo molto allarmanti  - dichiara il Presidente di Confartigianato Trasporti Amedeo Genedani - poiché confermano i nostri timori.  A questo punto serve urgentemente che il Governo studi soluzioni che possano portare a uno "svecchiamento" del parco circolante dei veicoli pesanti del nostro Paese.

 

Purtroppo nel Decreto Ministeriale prot. 322 del 29 settembre scorso, rigardante l'erogazione dei contributi per investimenti da parte delle imprese di autotrasporto, non sono previste agevolazioni per veicoli Eurto VI. Un'amara sorpresa rispetto alle intese definite in precedenza, che abbiamo, anche come Unatras, subito contestato".

 

Apprezziamo molto, invece, la scelta di finanziare i veicoli con motori cosiddetti "green", ma purtroppo mancano ancora nel nostro territorio un numero sufficiente di punti di rifornimento: occorreva, come da accordi, inserire entrambe le misure.

 

Per la Confartigianato Trasporti, si ritene necessaria la scelta di puntare sull'innalzamento degli standard qualitativi e di sicurezza delle aziende di autotrasporto e sull'ottimizzazione della catena logistica attraverso una politica di investimenti strutturali per il rinnovo e l’adeguamento tecnologico del materiale rotabile, poter poi valorizzare tale politica anche tramite premialità per quelle imprese che effettuano investimenti tramite Reti di imprese, che consentano l’aggregazione su programmi di rinnovo delle flotte ed innalzamento degli standard ambientali, di sicurezza e logistici.

 

Si pensi che, con dati riferiti a fine  settembre 2013 (fonte ANFIA), il 64,5 % dei veicoli con peso totale a terra superiore a 3,5 tonnellate era di classe Euro 0, 1 e 2 (fino a 3,5 t, la percentuale per le medesime classi era del 42%). Leggi tutta la notizia

 

 

Fonte: CONFARTIGIANATO TRASPORTI

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