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24 Set 2015
La fase di sperimentazione del sistema di rilevazione della regolarità delle imprese da parte dell’Albo nazionale terminerà fra una settimana dopodiché il sistema sarà accessibile anche ai committenti – ora la verifica possono farla solo le imprese di autotrasporto – i quali, prima di affidare un trasporto o sottoscrivere un contratto, potranno interrogare il sistema per accertarsi se il vettore effettivamente risulta regolare oppure no.
La legge, come noto, individua in maniera puntuale a quali conseguenze potrebbe andare incontro il committente che non esegue la verifica: questi, per il periodo di un anno dalla prestazione, potrebbe essere chiamato a rispondere in solido con il vettore ed eventuali sub vettori, degli eventuali inadempimenti di natura previdenziale, assicurativa e financo retributiva legati alle prestazioni ricevute durante la vigenza del contratto di trasporto.
Come spesso avviene ogni qualvolta si avvicina una importante scadenza che potrebbe effettivamente incidere in maniera significativa su una realtà dove l’illegalità sembra farla da padrona, purtroppo i mal di pancia aumentano in maniera esponenziale e tanti – troppi a dire il vero – si affannano a spiegare per quali motivi sarebbe opportuno andare ad un rinvio.
In genere si comincia con il far filtrare su qualche organo di stampa l’idea che potrebbe esserci effettivamente la necessità, per questioni tecniche per carità! – di andare ad un rinvio. Poi inizia quella che è una vera e propria attività di lobby; si avvicinano le persone giuste e si fa di tutto per convincerle della assoluta necessità di andare al rinvio. La motivazione ricorrente? Dal momento che il sistema funziona egregiamente e non ci si può attaccare a questo, si sostiene che le imprese di autotrasporto dal 28 di luglio scorso al 30 settembre p.v. non hanno avuto il tempo sufficiente per fare una verifica preventiva della propria posizione e che quelle che l’hanno fatta sono troppo poche rispetto al totale delle imprese iscritte. Niente di più falso e fuorviante! Per la verifica occorrono dai 10 ai 30 minuti di tempo a seconda che ad effettuarla sia un esperto di informatica o un principiante, vero – invece – che sono poche le imprese di autotrasporto che hanno già provveduto. E a questo ultimo aspetto ci sia consentita una osservazione: non vogliamo essere maliziosi ma forse il motivo vero del numero limitato di accessi è forse dovuto alla scarsa informazione da parte delle associazioni ai propri iscritti.
Inoltre anche prendendo per buona l’osservazione avanzata, quand’è che potremmo ritenerci soddisfatti? Al raggiungimento del 20% ? del 50% ? o del 100% ? E se le imprese che non sono regolari decidono di non fare mai l’accesso per la verifica cosa succede? il sistema non parte?
Posto che la Legge non dà alcuna indicazione su possibili sperimentazioni e verifiche preventive da parte delle imprese di autotrasporto, che comunque, in un eccesso di garantismo, i tempi necessari per farle l’Albo li ha concessi, che senso ha oggi parlare di un mese di proroga? Se fra un mese poi scopriamo che nessuno ha fatto l’accesso ne concediamo un altro e poi un altro ancora e così all’infinito? Noi di Fiap non siamo assolutamente d’accordo su questo modo di procedere e, a scanso di equivoci lo diciamo fin d’ora, il giorno 29 di settembre quando in Comitato centrale si dovrà votare la delibera che dà il via a partire dal 1° di ottobre al sistema, voteremo contro qualsiasi proposta di rinvio, indipendentemente da chi dovesse proporla.
E qui sta il vero nocciolo politico del problema: a chiedere lo slittamento non è qualche trinariciuto committente ma, ahimè, alcune associazioni che dicono di rappresentare i trasportatori inspiegabilmente preoccupate dall’idea che finalmente si faccia pulizia in un ambiente che tutti riconoscono essere ampiamente inquinato dal malaffare e dall’abusivismo. Il 29 di settembre ognuno farà la scelta che ritiene più opportuna, noi della Fiap l’abbiamo già fatta: intendiamo tutelare al meglio le imprese sane e rispettose delle regole – che sono veramente tante – e mettere in condizione di non nuocere quelle che continuano a stare in piedi solo grazie alla costante violazione delle regole che garantiscono la leale concorrenza.
Cesena 24 settembre 2015
Massimo Bagnoli
Presidente nazionale F.I.A.P.
Fonte: FIAP AUTOTRASPORTI