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21 Lug 2015
UDINE. «Entro dicembre, con il nuovo orario che è già stato consegnato agli operatori, tutti i treni merci saranno spostati sulla linea esterna».
La conferma é arrivata ieri sera dall’assessore regionale alle Infrastrutture e lavori pubblici, Mariagrazia Santoro, durante la commissione territorio e ambiente convocata, su proposta del consigliere Claudia Gallanda (M5S), per fare il punto sullo stato delle opere di riassetto del nodo ferroviario di Udine.
Per quanto riguarda la dismissione della tratta interessata, da anni al centro della battaglia dei comitati, invece, la faccenda si complica.
Anche perché l’operazione, «oltre a rappresentare un costo per le casse pubbliche e richiedere una contestualizzazione di ciò che saràe il futuro della città», ha rimarcato Santoro, necessita di un’interlocuzione con altri attori sul territorio e, non da ultimo, con il ministero delle Infrastrutture e dei trasporti, come sottolineato da Giorgio Botti in rappresentanza di Rfi.
La risposta non ha per nulla soddisfatto i rappresentanti dei quattro comitati presenti, che, oltre a chiedere con determinazione un tavolo permanente finalizzato al monitoraggio e alla soluzione definitiva del problema, all’interno del quale siano tutti rappresentati, sollecitano l’amministrazione regionale a definire al più presto un crono-programma.
«Ci dicano precisamente quali saranno i tempi e le prossime tappe, e si assumano un impegno davanti ai cittadini», osserva Matteo Mansi, del Comitato per la dismissione dei 5 passaggi a livello. Il Comitato per l’autonomia e il rilancio del Friuli, il Cordicom e il Comitato della società civile per lo spostamento della tratta ferroviaria Udine Est, intanto, reclamano un’informazione più inclusiva, più corretta e puntuale rispetto a quella ricevuta finora.
La notizia dei 50 milioni in arrivo grazie al contratto di Programma 2012-2016 e della creazione del nuovo hub merci in corrispondenza del bivio di Cargnacco è stata accolta positivamente, seppur con qualche perplessità, dai comitati, il cui obiettivo è spostare sulla cintura non solo i treni merci, ma anche quelli passeggeri.
«La nostra città è un nodo fondamentale dell’asse Baltico-Adriatico – ha precisato l’assessore Santoro – e grazie a questo intervento renderemo di nuovo vivibile la zona di via Buttrio: spostare i treni merci fuori città era la prima priorità». Leggi tutta la notizia
Fonte: IL MESSAGGERO VENETO - UDINE