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20 Lug 2015
Lavoratori in presidio da mezzanotte contro l'azienda di spedizioni che annuncia altri 130 esuberi in Piemonte. Il sindacato accusa: "Spostano il lavoro all'estero". Giachino (FI) preoccupato: "Così perdiamo un altro centro direzionale, Fassino e Chiamparino battano un colpo".
Ritorna lo spettro esuberi nelle sedi piemontesi di Tnt e i lavoratori hanno messo in piedi una protesta notturna. La Filt-Cgil ha infatti organizzato un presidio che è partito a mezzanotte, davanti alla filiale dell'autoporto Pescarito. L'iniziativa serve a contrastare l'annuncio della società di voler licenziare 239 dipendenti in tutta Italia. Tra questi ci sono 70 addetti piemontesi divisi tra Asti, Biella, Cuneo e Orbassano e altri 63 nella sola sede di Torino, ai quali "viene tolto il lavoro per delocalizzarlo in Polonia, Mauritius e Inghilterra", come denuncia il sindacato. Tutte queste persone, spiega la Filt-Cgil, "non hanno diritto ad ammortizzatori sociali se non a 5 mesi di cassa integrazione in deroga e alla Naspi".
Allarmato anche Mino Giachino, responsabile trasporti di Forza Italia: "Dopo la sede direzionale dell'Oreal che vedrà chiudere dopo 50 anni la sede di via Garibaldi che era arrivata ad occupare 1000 persone, Torino rischia di perdere anche il Centro direzionale della TNT, il grande corriere che a Torino era arrivato ad impiegare oltre 4.000 adetti". Leggi tutta la notizia
Fonte: TORINO - LA REPUBBLICA