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17 Lug 2015
Genova aspettava un segnale per rientrare in Assoporti, l’associazione degli scali italiani. E il presidente Pasqualino Monti tende la mano a Merlo, dopo l’intervista al Secolo XIX/TheMediTelegraph.
Merlo chiedeva collaborazione sulla riforma, lei si spinge oltre?
«Ho letto le dichiarazioni di Merlo e ne sono rimasto colpito positivamente. Il momento è fondamentale e quindi saremmo tutti felici se Genova rientrasse in Assoporti. L’intenzione dell’associazione è comunque di dare avvio ad una nuova era per i porti».
Ma Merlo ha sempre accusato l’associazione di conservatorismo…
«C’è stato equivoco allora. Oggi invece siamo d’accordo su tutto, le condizioni anche storiche sono cambiate rispetto ad un anno fa quando Merlo annunciò l’intenzione di lasciare l’associazione. Ora c’è un piano della logistica e c’è una riforma su cui anche Genova è d’accordo. Ci sono le condizioni perché il porto di Genova possa rientrare».
Avete invitato Merlo all’assemblea del 22 a Roma?
«Certo. Spero proprio possa venire»
L’altro scalo fuori da Assoporti è Ravenna. Tocca anche a loro?
«Certamente. Guardi in questo momento abbiamo bisogno dell’apporto di tutti. Assoporti è chiamata ad una funzione del tutto nuova, lasciamoci alle spalle le contraddizioni e le divergenze del passato e ripartiamo».
A proposito di riforma: quanti dovrebbero essere secondo lei i distretti? Ad Ancona sono in rivolta per l’accorpamento con Ravenna…
«Francamente a me interessa che venga tradotto in legge, magari con le integrazioni che presenteremo al governo, quello che è contenuto nelle oltre 200 pagine del piano della logistica: semplificazione, sburocratizzazione e riforma della governance. Non mi pare sia indicato il numero dei distretti e non mi pare si parli di accorpamenti. Mi pare chiaro invece il riferimento all’Europa contenuto anche nel piano della logistica e declinato sui porti core».
Quindi potrebbe essere anche 14, secondo la logica delle reti Ten T. A questo proposito: c’è spazio ancora per lavorare con il governo sulla riforma?
«Certamente per questo chiedo a tutto il cluster di restare unito in questa occasione irripetibile».
S i è dato un tempo per la realizzazione della riforma?
«Vorrei vederla al più presto, speriamo sia dato il via libera al Ddl Madia così che il governo possa cominciare a lavorare».
Visto che anche lei ha contribuito al piano, immagino vorrà rimanere nel settore…
«Non mi nascondo, confesso mi piacerebbe restare in questo ambito, proseguire questa esperienza e terminare quello abbiamo iniziato a Civitavecchia». Leggi tutta la notizia
Fonte: THE MEDI TELEGRAPH