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13 Mag 2015
Il governo dichiarerà venerdì, nel corso della prossima seduta del Consiglio dei ministri, lo stato d'emergenza per i trasporti in Sicilia. Ma l'intervento di Palazzo Chigi, almeno per il momento, si limiterà ai fondi per "ricucire" l'autostrada A19: trenta milioni per demolire il viadotto incrinato all'altezza di Scillato, per realizzare una bretella di collegamento provvisoria che oltrepassi l'interruzione e per ricostruire il ponte. Non c'è alcuna intenzione, da parte dell'esecutivo, di allargare i cordoni della borsa fino a garantire i 200 milioni di euro invocati dalla giunta Crocetta: Palazzo d'Orleans, subito dopo il cedimento del viadotto Himera, aveva chiesto lo stato d'emergenza per l'intera viabilità siciliana. I dettagli del provvedimento del governo sono stati discussi ieri, nel corso di un pranzo a Porta Pia, fra il ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio e il sottosegretario Davide Faraone. Non ci dovrebbero essere, dunque, ulteriori slittamenti nell'adozione dell'atto da parte del Consiglio dei ministri, che venerdì scorso non aveva potuto affrontare il problema perché, aveva spiegato il ministro dell'Interno Angelino Alfano, la Regione aveva tardato nella consegna della documentazione. Nel menù del pranzo anche la nomina del commissario: non sarà Crocetta né un assessore regionale né un alto funzionario. Delrio si è riservato di scegliere un esperto di sua fiducia. Il segnale di un credito esaurito nei confronti della giunta siciliana. Ragione per la quale né sul tema dei rifiuti né su quello dell'acqua pubblica, le altre due emergenze che attanagliano la Sicilia, Palazzo Chigi non ha sposato la linea dei poteri straordinari.
Fonte: LA REPUBBLICA