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24 Apr 2015
La legge 298/1974, unitamente ai regolamenti comunitari e alle direttive ministeriali, disciplina i trasporti internazionali di merci con autoveicoli, i quali possono essere effettuati in Italia alle condizioni e nei limiti previsti dagli accordi bilaterali o multilaterali. Nell’ambito europeo, l’autotrasporto internazionale di merci, è disciplinato dalla convenzione internazionale Cemt(Conferenza Europea dei Ministri dei Trasporti) a cui aderiscono anche numerosi Paesi non appartenenti all’Unione Europea. Il particolare protocollo stabilisce un regime di autorizzazioni multilaterali contingentato che consente l’autotrasporto internazionale di merci da parte delle imprese aventi sede in un paese membro della Cemt e/o in transito nel territorio di uno o più Paesi membri, con veicoli immatricolati in uno dei Paesi riconosciuti nella convenzione.
Le autorizzazioni, senza le quali non è possibile effettuare i trasporti internazionali, sono rilasciate all’impresa, esclusivamente dall’Autorità competente che per l’Italia è il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. L’attività di contrasto svolta dai militari della Guardia di Finanza goriziana ha consentito di rilevare, a carico di numerose imprese di trasporto straniere, violazioni alla citata Legge 298/1974, tra cui, ad esempio, la mancanza dell’autorizzazione Cemt o la non conformità della stessa alle prescrizioni sancite dalle convenzioni internazionali. In sostanza, le imprese estere identificate quali responsabili degli illeciti, avevano posto in essere una forma di concorrenza sleale nel settore economico in cui operano le imprese di trasporto nazionali, riuscendo così ad offrire ai committenti prezzi più bassi.
Per contrastare il fenomeno, solo nell’anno 2014, le Fiamme Gialle isontine, hanno sottoposto a controllo circa 6.000 veicoli, prevalentemente autoarticolati, provenienti dai Paesi dell’Est Europa destinati ad introdurre merci in Italia, attraverso i principali ex valichi di confine di Sant’Andrea,Casa Rossa e Vencò. L’attività operativa ha permesso di contestare ben 67 violazioni, irrogando sanzioni per circa 850.000 euro, e per 18 autoarticolatiè stato disposto inoltre il fermo amministrativo.
Tra i casi individuati dai finanzieri in servizio presso i varchi doganali, appare emblematico quello di un’impresa serba che, avvalendosi di un’autorizzazione Cemt falsa, aveva eseguito nel corso del 2014, ben 47 trasporti irregolari sul territorio nazionale.
L’attività svolta nel particolare settore operativo dalle Fiamme Gialle isontine si inquadra nel più ampio contesto della tutela delle imprese legali che operano nel rispetto delle regole del mercato.
Fonte: IL FRIULI