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17 Apr 2015

Aponte (Msc): «L’Italia ridisegni la mappa dei porti e ne sviluppi solo cinque o sei»

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Evitare lo spreco di investimenti in scali che non hanno chance di crescere.

 

Occorre «ridisegnare la mappatura dei porti italiani», sviluppandone al massimo «quattro o cinque». Una mossa che consentirebbe di non sprecare investimenti in scali che non hanno chance di crescere. A sostenere la necessità di contenere il numero dei porti (attualmente in Italia si contano 24 port Authority), è Gianluigi Aponte, patron di Msc, il colosso italo-svizzero dei container che contende la leadership mondiale nel settore al gruppo danese Maersk.

Aponte si mostra ottimista sul futuro dell’economia e del trasporto di contenitori, parlando a Genova, a margine dell’inaugurazione delle nuove Torri Msc. I due edifici, che occupano un’area di 15mila metri quadrati, con uffici dislocati su 15 piani, sono pronti ad ospitare Le Navi, l’agenzia marittima di Msc, guidata da Franco Zuccarino, nonché altre società partecipate dal gruppo: Msc Crociere, Italcatering, e Grandi Navi Veloci. Il 2015, dice Aponte, per i container «andrà bene, perché secondo me l’economia mondiale si è equilibrata nel giusto senso. Il dollaro è tornato ad essere forte e l’euro è sceso al livello dove doveva essere; perché sfortunatamente per sei anni è stato mantenuto artificialmente elevato. Il che ha rovinato l’Europa».

E poiché l'euro è «tornato ai livelli giusti – ragiona l’armatore - sicuramente avremo un boom economico, in Europa e anche in Italia. L’esportazione crescerà moltissimo, mentre l’importazione diminuirà. E l’economia interna del Paese si svilupperà molto di più, in virtù del cambiamento dei livelli delle monete». Leggi tutta la notizia

 

 

 

 

Fonte: IL SOLE 24 ORE

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