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14 Apr 2015

Le merci tornano in viaggio trainate da e-commerce e petrolio a costo ribassato

ripresa

 

Il secondo semestre ha consolidato la ripresa della prima metà dell’anno

 

Milano A ndare alla ricerca dei nuovi bisogni, sperimentare modalità di servizio innovative, comprimere al massimo i costi per recuperare marginalità. Di fronte alla crisi degli ultimi anni, la ricetta adottata dalle aziende dei vari settori è stata per molti aspetti simile. Del resto, con i consumi che tra il 2007 e il 2013 sono calati di 66,5 miliardi di euro, non c’è stata altra strada per sopravvivere. Il discorso vale anche per il comparto del trasporto merci, chiamato a fare i conti con una lunga stagione di crisi, che per fortuna sembra ormai superata. Secondo la Nota Congiunturale 2014 realizzata dal Centro Studi Confetra (Confederazione Generale Italiana dei Trasporti e della Logistica), infatti, il 2014 ha visto un ritorno al segno positivo. La ripresa non è omogenea, dato che il traino è arrivato soprattutto dal traffico aereo (+6,7% in peso, +4,1% in numero di spedizioni e +4,7% in fatturato), che ha ormai recuperato i valori pre-crisi, mentre è stato confermato il segno negativo sia nel segmento marittimo del transhipment (—4,1%), che in quello delle rinfuse liquide (—6,4%). Ma il cambio di rotta del comparto nel suo complesso è significativo, a maggior ragione se si considera il +2,1% messo a segno dai vettori stradali a carico completo e il +1,3% del trasporto a collettame, che lasciano credere in una ripresa dei consumi interni delle famiglie e degli investimenti delle aziende. A questo proposito va ricordato che il trasporto su strada rappresenta la componete di gran


lunga più importante per la movimentazione delle merci nella Penisola. Una conferma della ripresa arriva dai dati relativi alle spedizioni internazionali, con il traffico su strada che cresce sia in quantità (+2,5% rispetto al 2013), che in fatturato (+2,8%). Senza dimenticare i dati che arrivano da altre fonti (come Sitaf e Autostrade del Brennero), che segnalano buone performance per i valichi alpini, con il Brennero (+3,8% nel confronto annuale) che si colloca ormai a ridosso del Monte Bianco (+0,8%), con oltre 3 milioni di transiti a testa nell’arco dei dodici mesi. C’è da sperare che se la crescita economica si consoliderà nei Paesi vicini, anche da questo fronte possano arrivare nuove soddisfazioni. Tornando all’indagine di Confetra, un altro aspetto che induce a vedere il bicchiere mezzo pieno è relativo al ritmo della crescita, con il secondo semestre che ha consolidato la ripresa della prima metà di 2014, ponendo così le basi per un’accelerazione nell’anno in corso. Anche perché sta migliorando il sentiment tra gli operatori coinvolti nell’indagine di Confetra: solo il 7% vede un mercato ancora in flessione nei prossimi trimestri contro un 41% che prevede una crescita. L’andamento positivo del traffico merci trova conferma sia nel rapporto traffico/fatturato, ormai tornato sostanzialmente in equilibrio, sia nel calo dei tempi di incasso (79 giorni contro gli 87 del 2013) e delle insolvenze (dimezzatesi all’1,2% contro il 2,4% dell’anno precedente). L’andamento degli indicatori finanziari è fondamentale, se si considera che ancora per diverso tempo le aziende dovranno fare i conti con politiche di finanziamento restrittive da parte delle banche. Inoltre, i dati dell’Aiscat relativi all’andamento del traffico dei veicoli pesanti sulle autostrade italiane indicano una crescita dello 0,7% nei dodici mesi del 2014. Il dato annuale positivo nasconde al suo interno una contrazione nel mese di maggio e una sostanziale stagnazione nei mesi estivi, mentre settembre e ottobre registrano il periodo di maggior traffico. Il ritorno alla crescita dopo tre anni consecutivi di calo fa ben sperare nella svolta, complice il calo dei prezzi dei carburanti che garantisce una boccata d’ossigeno. Leggi tutta la notizia

 

 

 

 

 

 

Fonte: LA REPUBBLICA

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