Cerca Aziende di:
19 Feb 2015
Dopo le indiscrezioni sul contenuto del DDL Concorrenza che sarà discusso per la prima volta domani in Consiglio dei Ministri, Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti hanno proclamato 24 ore di sciopero dell’intero settore portuale (lavoratori delle imprese ex artt. 16, 17 e 18 L.84/94 e dipendenti delle Autorità Portuali) per il giorno 6 marzo 2015. Per quanto attiene i Servizi Tecnico Nautici l’astensione sarà di 12 ore.
In una nota le sigle confederali, senza soffermarsi sul fatto che, in tema di lavoro portuale, l’ultima versione non preveda più la cancellazione dell’art.17 (disciplina della fornitura di manodopera temporanea), spiegano che “il DDL Concorrenza proposto dal MISE sconvolge l’attuale sistema regolato presente nei porti con gravi ricadute sociali”.
I sindacati, ritenendo che “il sistema di regole vigente nei porti, che garantisce stabilità e qualificazione del lavoro, oltre alla sicurezza dei lavoratori, della navigazione e quindi per l’utenza, vada mantenuto” così come “l'attuale regolamentazione dei servizi tecnico nautici, garanzia per la sicurezza nei nostri scali”, stigmatizzano inoltre la “diatriba di competenze che si è scatenata tra il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti e il Ministero dello Sviluppo Economico”, ritenendo che quest’ultimo abbia invaso il raggio d’azione del primo.
Tuttavia ce n’è anche per il MIT, che “non ha fugato i preoccupanti elementi che emergono dalle poche informazioni finora fornite, non consentendo al sindacato di conoscere nel dettaglio gli aspetti di merito che saranno alla base della sua proposta di Legge sul piano strategico nazionale dei porti e della logistica”.
A proposito del Piano menzionato dai sindacati, fonti vicine al Comitato dei saggi che vi sta lavorando insieme ai funzionari del Ministero e all’advisor Ernst&Young rivelano che il prossimo 25 febbraio è stata convocata una riunione per la chiusura dei lavori.
Fonte: SHIP TO SHORE