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03 Apr 2014

FIAP - Nuova autorità di regolazione dei Trasporti:

 

Comunicato Stampa

 

l’ennesimo carrozzone?

L’autorità di regolazione dei Trasporti ha reso nota, in questi giorni, la delibera n.10 del 23 Gennaio 2014, approvata con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 12 Febbraio scorso, con la quale sono state fornite le istruzioni per il pagamento del contributo agli oneri di funzionamento di quello che rischia di diventare un altro carrozzone.

Questo contributo, a carico dei “gestori delle infrastrutture e dei servizi regolati”, tra i quali la delibera sopracitata ha incluso anche le attività di trasporto di merci su strada, ha già suscitato una ferma presa di posizione da parte di diverse rappresentanze del mondo dell’autotrasporto a partire da Conftrasporto che, in occasione dell’ultimo incontro con il Ministro Lupi del 25 Marzo scorso, aveva chiesto che l’autotrasporto di merci fosse escluso dai soggetti tenuti al versamento.

Sarebbe interessante sapere, ad esempio, come intende operare la neonata autorità e quale tipo di rapporto avrà con le altre “autorità” che hanno già competenza sul settore. Giusto per fare un primo e sicuramente non esaustivo elenco ci sovviene che, oltre al Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, vantino competenze sul nostro settore: il Ministero dell’Economia e delle Finanze (ad es. in materia di accise sul gasolio), il Ministero della Salute (in tema di trasporto di merci destinate all’alimentazione umana e animale), Il Ministero dell’Ambiente (per il Sistri), il Ministero dell’Interno (per tutto ciò che concerne il sistema sanzionatorio legato al Codice della strada), quello della Difesa (competente sulle strade militari), della Giustizia (su tutti i provvedimenti legislativi che interessano il settore), delle Politiche Agricole (da cui dipende la Forestale, competente in materia di trasporto rifiuti), del Lavoro e delle Politiche Sociali (per tutte le materie attinenti ai rapporti di lavoro) etc. etc. A ben guardare mancano solo i boy scout, i guardia fuochi, e poco d’altro. Che sia forse questo il motivo per cui si è sentita l’urgenza di istituire una nuova autorità? Effettivamente ne sentivamo tutti un gran bisogno!

A costo di passare per dei provinciali un po’ ingenui e di limitate visioni politiche - non ce ne vogliano i diretti interessati - ma qualche domanda ci scappa di farla:

 

1. La nuova autorità riassumerà le competenze di tutti questi diversi attori o verrà ad aggiungersi agli stessi con l’inevitabile carico di burocrazia, regolamenti, contributi, sanzioni., che ogni nuova istituzione si porta appresso in questo incredibile Paese? 

E, ancora,

2. Se l’autorità di regolazione dei trasporti dovesse funzionare – come del resto tutti ci auguriamo visto che, non per altro, ha un costo che ricade sulla collettività - che senso avrebbe, a quel punto, nominare anche un Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, alcuni sottosegretari con specifiche deleghe, dirigenti ministeriali e quant’altro?  

Abbiamo letto in passato le prese di posizione politiche di chi ha fortemente voluto l’istituzione di questa ennesima autorità e, lo confessiamo, non ci hanno convinto affatto.

La prima mossa sembra però dare ragione a chi, come noi, è più che scettico sull’utilità della scelta. Caricare le imprese di altri balzelli e soprattutto di altra burocrazia in un momento di così grave difficoltà economica, è l’esatto contrario di ciò che le imprese si sarebbero aspettate da un Governo efficiente e attento. 

Siamo ovviamente pronti a cambiare idea e a cospargerci il capo di cenere in qualsiasi momento qualora ci si dimostri, con i fatti e non con le chiacchiere, di esserci sbagliati.

 

Fonte: FIAP SERVICE

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