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20 Mar 2014
In tema di sicurezza sul lavoro sono di fondamentale importanza i dispositivi di protezione individuale, brevemente indicati come DPI. Si tratta di attrezzature destinate a essere indossate dal lavoratore per proteggerlo contro uno o più rischi che possono minacciarne la sicurezza o la salute durante il lavoro.
Nel settore dell’intralogistica l’attenzione si rivolge ai carrellisti e ai tecnici di magazzino. Il team della campagna SicuraMente offre una panoramica su obblighi e specifiche tecniche dei DPI da utilizzare (vestiario, scarpe e caschi o elmetti).
Vestiario di protezione
Nella scelta del vestiario di protezione si deve considerare il tempo di penetrazione, ovvero il periodo dopo il quale il contaminante si diffonde nella superficie interna dell’indumento e sulla pelle. In pratica l’inserimento dell’indicazione del tempo di penetrazione (Tp) di una sostanza caratterizzerà la necessità/obbligo di sostituzione urgente o immediata dell’indumento contaminato.
La tuta di protezione deve essere resistente, antistrappo, garantire libertà di movimento e il minor danno in caso di incidenti e cadute.
Scarpe di sicurezza
Per la protezione dei piedi la normativa prevede richiami legati al tipo di movimentazione… “nelle lavorazioni in cui esistono specifici pericoli di ustioni, di causticazione, di punture o di schiacciamento, i lavoratori devono essere provvisti di calzature resistenti e adatte alla particolare natura del rischio”.
Le scarpe devono essere:
- in gomma se sono richieste buone caratteristiche dielettriche
- con puntale di acciaio e solette anti-perforazione se c’è rischio da schiacciamento o perforazione
- alte ai malleoli e imbottite se vi è rischio di urti o contusioni
- a rapido sfilamento in caso di infortunio o intrappolamento
- con suole antisdrucciolo se si ha accesso a suoli instabili
Casco ed elmetti
Nel settore dell’intralogistica casco ed elmetti per i carrellisti devono essere:
Le principali caratteristiche che caschi ed elmetti devono possedere sono le capacità di assorbire urti e proteggere da perforazioni.
I requisiti dei DPI
I DPI devono essere:
Obblighi e responsabilità del datore di lavoro
Secondo la normativa vigente (art. 70 DLgs. 81/2008) la scelta del DPI e la verifica dell’idoneità del DPI è compito del datore di lavoro, non del fabbricante del DPI.
La manutenzione del DPI è un obbligo del datore di lavoro che può incaricare di ciò lo stesso lavoratore vigilando però che il lavoratore lo faccia e rimborsando le eventuali spese necessarie. La consegna del DPI non assolve il datore di lavoro da ogni responsabilità.
Il datore di lavoro, dopo la consegna, ha l’obbligo di vigilare affinché i DPI vengano usati. La vigilanza deve essere come quella del buon padre di famiglia che arriva a punire i figli che non ubbidiscono e che non tollera che diventino abituali azioni pericolose quali quella del mancato utilizzo del DPI.
Se il lavoratore insiste a non utilizzare il DPI occorre attivare le procedure di richiamo, censura, multa, licenziamento secondo quanto previsto dal contratto collettivo nazionale di lavoro in caso di disobbedienza senza giustificato motivo.
Obblighi e responsabilità del lavoratore
I lavoratori devono utilizzare i DPI messi a loro disposizione conformemente all’informazione e alla formazione ricevute e all’addestramento eventualmente organizzato. Al termine dell’utilizzo i lavoratori seguono le procedure aziendali in materia di riconsegna dei DPI. I lavoratori devono segnalare immediatamente al datore di lavoro o al dirigente o al preposto qualsiasi difetto o inconveniente da essi rilevato nei DPI messi a loro disposizione.
Fonte: SDWWG