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04 Mar 2014
"In Italia è evidente la mancanza di un operatore logistico specializzato nel mercato del commercio elettronico". Lo afferma Stefano Perego, amministratore delegato di Amazon Logistica Italia, la società che gestisce a Piacenza tutte le attività di ricezione, imballaggio e spedizione dei prodotti acquistati sulla piattaforma del commercio online più grande al mondo.
Non è un caso, dunque, che Amazon abbia scelto d'investire direttamente nella gestione di questa funzione considerata strategica: "I nostri dipendenti del centro distributivo sono come i commessi di un esercizio commerciale, devono garantirci elevata qualità del servizio al cliente. Per una precisa scelta nel centro di distribuzione di Castel San Giovanni (Piacenza) non ci avvaliamo di cooperative di facchinaggio esterno, ma abbiamo oltre seicento persone assunte a tempo indeterminato con contratto del commercio (non della logistica, ndr) o con contratti interinali per coprire i picchi d'attività. Sotto Natale, ad esempio, in un giorno sono partite oltre 199mila spedizioni, di cui circa 34mila destinate a clienti fuori Italia".
Considerata la mole crescente di lavoro, Amazon ha raddoppiato nei mesi scorsi la superficie operativa del suo centro distributivo piacentino passato da 35mila a 65mila metri quadrati, con possibilità di ulteriore espansione.
Lo scorso 16 dicembre è stato il giorno in cui il portale Amazon.it ha raggiunto ilpicco d'attività per quanto riguarda le vendite, con oltre 158mila prodotti ordinati, al ritmo di 109 al minuto. Normalmente, le spedizioni riguardano colli di dimensione media o piccola come libri, film, videogiochi, prodotti di elettronica, orologi, scarpe, borse, valigeria e giocattoli.
Un recente studio dell'Osservatorio eCommerce B2C Netcomm del Politecnico di Milano mostra come i consumi nei canali tradizionali si confermano in calo (-1,5%) mentre l'eCommerce B2C cresce a doppia cifra: nei primi undici mesi del 2013 l'incremento era stato del 18% rispetto al 2012, per un controvalore di vendite da siti con operatività in Italia pari a 11,3 miliardi di euro. Su un volume d'affari annuo di circa 80 milioni di euro del comparto "contract logistics" in Italia, fino ad oggi solo un 3% è riconducibile al commercio elettronico.
"I margini di crescita sono ancora enormi", spiega Perego, che poi aggiunge: "In Italia c'è ancora molta strada da fare sul fronte della logistica, non c'è una grande cultura della qualità del trasporto mentre per noi tempistiche e qualità del servizio sono la priorità. I trasportatori che sapranno leggere questa necessità per primi avranno certamente dei vantaggi competitivi importanti". Nel Regno Unito, una parte dell'attività distributiva delle merci ai clienti viene effettuata direttamente da Amazon con propri mezzi e personale ma si tratta di un'eccezione dettata dagli elevati volumi movimentati che rendono evidentemente preferibile questa opzione. Leggi tutta la notizia
Fonte: TE - TRASPORTO EUROPA