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09 Gen 2014
Riconoscimento di una somma transattiva da 1 miliardo di dollari per il completamento dei lavori in aggiunta al prezzo originario oppure il finanziamento di 500 milioni oltre al consolidamento degli anticipi. Sono le richieste avanzate dal Consorzio delle Imprese che lavorano all’allargamento del Canale di Panama alle autorità di gestione dello stesso Canale per evitare il ricorso all’arbitrato e consentire il completamento dei lavori previsto per la prima metà del 2015. Lo rende noto Salini Impregilo.
«Ambedue queste proposte - afferma Pietro Salini, amministratore delegato di Salini Impregilo, gruppo che partecipa con il 38% delle quote al consorzio guidato dalla spagnola Sacyr - rappresentano la soluzione più semplice, più rapida e più economica. Se non fossero accettate, la parola passerebbe all’arbitrato internazionale che ha sede a Miami e nel frattempo Panama non avrà il suo nuovo canale, né i ricavi derivanti dalla sua operatività, che valgono a regime 6,5 miliardi di dollari l’anno» mentre i ricavi iniziali sarebbero già attorno ai 2,5 miliardi. Il costo iniziale della commessa affidata al consorzio internazionale era di circa 3,1 miliardi di dollari, mentre i costi aggiuntivi e imprevisti sono stati stimati in 1,6 miliardi. Leggi tutta la notizia
Fonte: THE MEDI TELEGRAPH