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04 Dic 2013
Torino e la distribuzione urbana delle merci sostenibile. Un binomio sancito lo scorso 27 settembre da un protocollo d’intesa, sottoscritto dal Comune, dalla Camera di Commercio e dalle associazioni di categoria di commercianti artigiani, corrieri e autotrasportatori, volto a definire le modalità di consegna in ambito urbano con particolare attenzione all’ambiente. Il patto per la logistica, unico nel suo genere, avrà durata di 5 anni e verrà applicato nella zona a traffico limitato (ZTL) centrale del capoluogo piemontese.
Veicoli e piattaforme logistiche
Il Comune di Torino rilascerà dei contrassegni di circolazione, da applicare sul mezzo quando cadranno i permessi attualmente in uso. Dal 1° aprile 2014 per entrare nella ZTL Centrale, i proprietari di veicoli Euro 3 ed Euro 4 (fino a 35 quintali) dovranno ritirare gratuitamente il contrassegno provvisorio. Il permesso sarà valido fino al 30 novembre 2014 per i mezzi Euro 3 e fino al 30 novembre 2017 per i veicoli Euro 4. Inoltre, dal 1° dicembre 2014 ci sarà il divieto di accesso nella ZTL per i mezzi Euro 3, mentre dal 1° dicembre 2017 il divieto di accesso coinvolgerà anche i mezzi Euro 4. L’accordo prevede anche agevolazioni per la sostituzione dei veicoli Euro 3 e Euro 4. A febbraio del prossimo anno, il Comitato di monitoraggio (composto da un rappresentante per ogni firmatario del protocollo), svolgerà un’analisi sugli incentivi reperiti dal Comune per rinnovare il parco veicolare e se i fondi stanziati non fossero idonei a sostituire i veicoli entro le scadenze del 30 novembre 2014 (Euro 3) e del 30 novembre 2017 (Euro 4), il Comune adeguerà gli incentivi oppure stabilirà un nuovo termine di entrata in vigore dei divieti. Gli addetti alla distribuzione delle merci con mezzi eco-compatibili, Euro 5 o superiori, e i proprietari che vorranno accreditare la propria piattaforma logistica, dovranno ritirare il contrassegno definitivo. I gestori di piattaforme logistiche devono soddisfare una serie di requisiti per accreditare la propria struttura al servizio. Solo per citarne alcuni, la piattaforma si deve trovare a una distanza massima di 18 km dal centro urbano e in corrispondenza delle principali linee stradali e ferroviarie. Deve disporre di aree supplementari per eventuali ampliamenti da destinare allo stoccaggio delle merci o al recupero degli imballaggi, senza dimenticare la tracciabilità continua delle merci lungo l’intera catena di distribuzione. Leggi tutta la notizia